David Crosby, l'ultimo eroe
La redazione consiglia: David Crosby, il pirata che non smette di sognareOggi c’è una stella in più che brilla in quel firmamento che non vorremmo esistesse, la volta celeste di chi ha reso memorabile la controcultura libertaria germogliata negli anni ’60, consegnata poi con urgenza al decennio successivo, prima di dover subire l’offesa furibonda del «ritorno all’ordine» dei soldi, della guerra, dell’autoritarismo beota contro i più fragili, delle patrie, dei confini. (Il Manifesto)
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Qualche anno fa, al PalaGeox sembrava che la vita di David Crosby avesse ripreso a girare. Ora, invece, la morte avvenuta a Los Angeles a 81 anni, ci riporta in un emisfero, il suo, caratterizzato da molti eccessi. (ilgazzettino.it)
a PierVincenzo, che mi indicò una strada che portava oltre il 1964. Appena ho letto la notizia, sono immediatamente tornato con la testa al 1969, un anno irrecuperabile per la carriera di David Crosby, di enormi successi e di un solo grandissimo dolore. (Certa stampa)
Nato in California nel 1941, Crosby ha raggiunto il successo non solo grazie ai Byrds, ma anche con il terzetto "Crosby, Stills & Nash" e col quartetto "Crosby, Stills, Nash & Young". A pochi giorni dalla morte di Jeff Beck, il mondo del rock è costretto a fare i conti con un'altra perdita eccellente. (Everyeye Lifestyle)
"Oggi è un giorno triste. Il nostro territorio vanta questo legame particolare. Che la Liuteria Guarnieri, eccellenza del settore, ricorda come omaggio a David Crosby, appena saputo della sua morte: (Prima Biella)
Nel chiacchiericcio dello star system di fine anni Sessanta, la preoccupazione era sempre più certezza: sarebbe stato David Crosby la prossima stella del rock a trasformarsi da icona a vera e propria leggenda, aggiungendosi alla lista degli idoli, sacrificati sull'altare della triade sesso, droga e rock'n'roll? Perché tutti sapevano che il talento di Crosby era smisurato quanto la sua propensione a una vita spericolata, in perfetta armonia con la filosofia hippie del vivi bene e in fretta e non pensare al domani. (ilGiornale.it)
Nessuno più del musicista di Los Angeles scomparso a 81 anni due giorni fa ne ha rappresentato le luci e le ombre, la creatività e le pulsioni autodistruttive, il gusto per l’azzardo, a volte le bassezze, la grande illusione e la grandissima disillusione. (Il Riformista)