Orsini a Bruxelles: ‘Sull’auto elettrica occorre più tempo, l’Europa non è pronta’

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"Sull'auto elettrica occorre più tempo, non si è pronti per un passaggio alle condizioni fissate dalla Ue". Lo ha dichiarato il presidente di Confindustria Emanuele Orsini a Bruxelles, chiedendo di anticipare la valutazione sullo stato del settore in relazione alle norme europee che prevedono nel 2035 lo stop della nuova produzione di auto a benzina e diesel. L'Unione europea al momento prevede la valutazione nel 2026, ma alcuni governi, tra cui quello italiano, premono per un anticipo alla prima parte del 2025 a fronte delle difficoltà del mercato dell'auto. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

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Il mercato delle auto elettriche in Italia, nonostante una crescita nel mese di settembre, è decisamente indietro rispetto ad altri Paesi come la Norvegia, dove la percentuale dei veicoli a zero emissioni venduti lo stesso mese raggiunge il 96,4 percento. (ClubAlfa.it)

"Al centro dobbiamo porre come principio la neutralità tecnologica, perché se lo perdiamo diventa difficile declinarlo ad altri settori" come "la ceramica o la nautica", ha spiegato Orsini, evidenziando l'importanza per l'Europa di agire con "responsabilità sociale" che "deve andare di pari passo all'industria e alle posizioni geopolitiche degli altri Stati". (L'Eco di Bergamo)

Il presidente di Confindustria ha precisato poi, sempre riguardo al tema dell'Ets, che "la ceramica indiana in Italia viene venduta a tre euro e mezzo; quella spagnola a 8,50 euro, grazie all'energia meno cara, la ceramica italiana a 12-13 euro. (Tiscali Notizie)

"Siamo assolutamente d'accordo e amo questo grido d'allarme del presidente di Confindustria Orsini quando, giustamente, segnala che abbiamo davanti a noi scadenze molto ravvicinate: bisogna allontanare questo stop ai motori endotermici, fissato al 2035, dobbiamo guadagnare più tempo per accompagnare la transizione attraverso nuove politiche industriali e un rilancio degli investimenti". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

"Siamo assolutamente d'accordo e amo questo grido d'allarme del presidente di Confindustria Orsini quando, giustamente, segnala che abbiamo davanti a noi scadenze molto ravvicinate: bisogna allontanare questo stop ai motori endotermici, fissato al 2035, dobbiamo guadagnare più tempo per accompagnare la transizione attraverso nuove politiche industriali e un rilancio degli investimenti". (il Dolomiti)

"Siamo assolutamente d'accordo e amo questo grido di allarme del presidente di Confindustria Orsini quando giustamente segnala che abbiamo davanti a noi scadenze molto ravvicinate. Bisogna allontanare questo stop ai motori endotermici fissato al 2035". (QUOTIDIANO NAZIONALE)