Israele apre il suo quinto fronte di guerra: lo Yemen
Dopo Gaza, Cisgiordania, Libano e Siria, si va aprendo il quinto fronte della guerra senza limiti di Israele in Medio Oriente nello Yemen. Poco dopo che un razzo lanciato dallo Yemen è stato parzialmente intercettato sui cieli di Tel Aviv (dove i detriti hanno fatto alcuni danni ma non vittime), è partito un attacco israeliano senza precedenti per forza, contro il nord dello Yemen. Il bilancio è di 9 persone uccise: 7 sono morte in un attacco al porto di Salif, le altre in due attacchi all‘impianto petrolifero di Ras Issa – afferma il canale tv Al Masirah – nella provincia occidentale di Hodeidah. (Contropiano)
La notizia riportata su altri media
Ha colpito un piccolo parco giochi per bambini in mezzo a due palazzi residenziali e 23 persone sono rimaste ferite, per lo più dai frammenti di vetro delle finestre esplose. Un missile balistico lanciato dallo Yemen è riuscito ad arrivare al suo obiettivo: Tel Aviv (Corriere della Sera)
Forti esplosioni sono state segnalate nella capitale yemenita di Sana’a, controllata dai ribelli Houthi. Secondo il quotidiano yemenita Al-Masirah, legato alle milizie sostenute dall’Iran, le esplosioni nella serata di oggi – 21 dicembre – sono state causate da attacchi aerei. (Open)
I primi soccorritori israeliani ispezionano un cratere nel sito in cui un proiettile sparato dallo Yemen e' atterrato a Tel Aviv, causando danni agli appartamenti vicini. (Tiscali Notizie)
Non è chiaro se sia stata causata da un attacco aereo israeliano». «Poco fa è stata segnalata un'esplosione nella capitale yemenita Sana'a. (ilmessaggero.it)
Le autorità israeliane "hanno intenzionalmente privato i civili palestinesi di Gaza di un adeguato accesso all'acqua dall'ottobre 2023, con grande probabilità causando migliaia di morti e commettendo così il crimine contro l'umanità di sterminio e atti di genocidio": lo afferma Human Rights Watch in un rapporto. (la Repubblica)
Nella notte tra venerdì e sabato un missile lanciato dagli Houthi dallo Yemen è esploso in un parco pubblico di Tel Aviv, nella parte sud della città, vicino Jaffa, il quartiere arabo-israeliano. L’esercito, che parla di «razzo», ha confermato l’attacco e ha fatto sapere che sono falliti tutti i tentativi di intercettarlo e che quindi non è stato possibile evitare l’impatto. (Corriere della Sera)