Stellantis, la Teksid blocca gli ordini (e i pagamenti) ai fornitori
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Stop alle forniture (e ai relativi pagamenti) almeno fino all'inizio del nuovo anno. È la decisione comunicata ai suoi fornitori da Teksid Aluminium, il colosso della metallurgia ex Fiat Ferriere e oggi parte del gruppo Stellantis. La ragione starebbe nella politica di revisione dei costi, il cosiddetto "Doghouse is back" messo in pratica dal Gruppo a partire dal Nord America. La comunicazione ai fornitori dello stabilimento di Carmagnola, dove si producono anche i basamenti per i motori, è arrivata con una mail del 23 ottobre in cui si legge - riferisce Il Giornale - "si ricorda a tutti i fornitori di non iniziare nessun genere di attività senza un ordine approvato dalla direzione". (Torino Cronaca)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Situazione che a quanto pare sembra peggiorata: dai piani alti di Stellantis è stato deciso di interrompere la produzione per alcuni giorni, tra l’11 e il 29 novembre, nei principali poli di produzione del gruppo. (Auto.it)
L’azienda è produttrice di componentistica auto e lavora tra l’altro con Stellantis nelle forniture per lo stabilimento di Pomigliano d’Arco, anch’esso sottoposto a riduzione di produzione nell’ambito del calo di volumi del mercato automotive in Italia e in Europa. (Il Cittadino)
Vendite in calo, margini di profitto ridotti e uscite di figure chiave hanno portato a un’ondata di frustrazione tra dealer, investitori e lavoratori sindacalizzati, che puntano il dito sul CEO Carlos Tavares. (Automoto.it)
Per garantire ciò, si ricorda a tutti i fornitori, di non iniziare nessun genere di attività senza un ordine in mano approvato dalla direzione. È il testo della mail, datata 23 ottobre 2024, che Teksid Aluminum, società industriale italiana della galassia Stellantis leader mondiale nel settore siderurgico, ha inviato a tutti i suoi numerosi fornitori. (il Giornale)
Gli industriali e Stellantis: la colpa è sempre dell’elettrico Partiamo da un presupposto: qualsiasi problema affligga il mondo dell’auto, la colpa è sempre dell’elettrico. E così se rallenta il gruppone che comprende anche i principali marchi italiani, a cominciare da Fiat, il capro espiatorio viene immediatamente identificato nelle auto a batterie. (Vaielettrico.it)
Il Gruppo Stellantis si è inserito con vigore all’interno del mercato, grazie ai tanti marchi finiti sotto alla sua egida. Ce ne sono ben quattordici e sono: Abarth, Alfa Romeo, Chrysler, Citroën, Dodge, DS Automobiles, FIAT, Jeep, Lancia, Maserati, Opel, Peugeot, Ram Trucks e Vauxhall. (Alla Guida)