Mondiali Ciclismo: vince Pogacar, tris come Merckx e Roche

Mondiali Ciclismo: vince Pogacar, tris come Merckx e Roche
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Il Mattino di Padova SPORT

Il fenomeno sloveno Tadej Pogacar ha vinto per distacco la prova in linea dei Mondiali di ciclismo a Zurigo. Con questo successo eguaglia l'impresa del 'Cannibale' Eddy Merckx (1974) e dell'irlandese Stephen Roche (1987), capaci di vincere nello stesso anno Giro d'Italia, Tour de France e, appunto, il Mondiale. Al secondo posto, e quindi argento, si è piazzato l'australiano Ben O'Connor, terzo e bronzo il campione uscente, l'olandese Mathieu Van der Poel (Il Mattino di Padova)

Su altre fonti

Un'esperienza imperdibile per gli appassionati di ciclismo Un’impresa straordinaria per Tadej Pogacar. Lo sloveno scrive una pagina di ciclismo che resterà negli annali, andando a vincere il Mondiale di Zurigo (InBici)

13.18 Cambio bici intanto per lo svizzero Silvain Dillier, che deve recuperare ora un centinaio di metri sui compagni di fuga. 13.20 I fuggitivi transitano di nuovo sul traguardo. Mancano ancora 161 chilometri. (OA Sport)

One man show di Tadej Pogacar. Il fenomeno sloveno ha conquistato il Mondiale di Zurigo con un’azione da raccontare negli annali, partendo a 100 chilometri dal traguardo e rimanendo da solo dai -50 in poi, rendendo tutti gli avversari dei meri figuranti a combattere per il secondo posto. (InBici)

Pogacar vince la prova in linea maschile ai Mondiali di ciclismo di Zurigo. Van der Poel 3°

Mauro Gianetti ci aveva confidato nei giorni prima dei mondiali di Zurigo che Tadej Pogacar si era preparato per questo appuntamento con grande entusiasmo. Oggi lo stesso Mauro Gianetti è pieno di felicità, come può non esserlo? (Bicisport)

Del gruppo, oltre all’elvetico Silvan Dillier, faceva parte l’altro sloveno Jan Tratnik, che si è fermato per aiutare il compagno a rientrare sulla testa della corsa. (RSI.ch Informazione)

Se c’era ancora un modo in cui Tadej Pogacar poteva stupire il pubblico e i tecnici delle due ruote non era vincere il Campionato del Mondo di Zurigo, una delle pochissime gare che mancavano al suo palmares di Marziano del Ciclismo. (Corriere della Sera)