Tensione tra le due Coree, sabotaggi e minacce reciproche

Tensione tra le due Coree, sabotaggi e minacce reciproche
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ESTERI

Negli ultimi giorni, le tensioni tra le due Coree sono esplose nuovamente, in un contesto già segnato da mesi di scontri verbali e dimostrazioni di forza militare. La Corea del Nord, ufficialmente nota come Repubblica Popolare Democratica di Corea (RPDC), ha fatto saltare i collegamenti stradali lungo il confine, dichiarando la Corea del Sud, o Repubblica di Corea, uno "Stato ostile". Questa dichiarazione è stata formalizzata attraverso una modifica costituzionale approvata durante la recente sessione dell'Assemblea Suprema del Popolo, il parlamento nordcoreano, in linea con l'intenzione del leader Kim Jong-un di abbandonare l'obiettivo della riunificazione nazionale.

La Joint Security Area, l'unico punto di contatto tra le due Coree situato nella Zona Demilitarizzata, è diventata il simbolo di questa nuova fase di ostilità. Un tempo sede di negoziati diretti tra i delegati dei due Paesi, oggi è teatro di una guerra di nervi e provocazioni. Recentemente, i nordcoreani hanno distrutto le strade che, teoricamente, collegavano ancora il Nord al Sud, segnando un ulteriore deterioramento dei rapporti bilaterali.

Il presidente nordcoreano Kim Jong-un, durante un'ispezione al quartier generale del Secondo Corpo dell'Esercito Popolare Coreano, ha ribadito che la Corea del Sud è un Paese "straniero e apparentemente ostile". Due giorni dopo la distruzione delle infrastrutture di collegamento con Seul, Kim ha avvertito che "sarà usata la forza qualora la sovranità del Nord fosse violata". Questa dichiarazione segna un punto di non ritorno nelle relazioni tra i due Paesi, con il Nord che sembra intenzionato a mantenere una posizione di intransigenza.

La recente modifica costituzionale, che definisce per la prima volta la Corea del Sud come uno "Stato ostile", è stata accompagnata da una serie di azioni provocatorie. Kim Jong-un, durante una visita alle truppe, ha spiegato che la distruzione delle infrastrutture nei pressi del confine ha segnato la fine di un "rapporto malvagio" tra i due Paesi.