L’America che ha già votato

Fra sette giorni finalmente election day e ci togliamo questo pensiero. In realtà il termine election day non descrive bene quello che accade qui negli Stati Uniti. Dovremmo parlare di election weeks, election months: nel senso che c'è tanta, tanta gente, milioni di americani che stanno già votando, che hanno già votato addirittura qualche settimana fa. Sì, abbiamo il voto per corrispondenza, abbiamo anche dei seggi elettorali che sono già aperti. (Corriere TV)

La notizia riportata su altri media

I vantaggi sono tutti entro il margine di errore per cui la corsa è davvero aperta. Kamala Harris e Donald Trump nei sette stati in bilico sono praticamente appaiati con il tycoon avanti in Georgia e Arizona mentre Harris sta recuperando in Michigan, Nevada e Wisconsin. (ilmessaggero.it)

E se i sondaggi sulle intenzioni di voto non danno risposte definitive, il Wall Street Journal fornisce dati che dipingono un quadro angoscioso sulle aspettative degli americani: secondo le rilevazioni, l'87% ritiene che in caso di sconfitta del "proprio" candidato gli Stati Uniti riporteranno "danni permanenti". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Tra pochissimi giorni gli americani andranno alle urne per eleggere il prossimo presidente degli Stati Uniti. Si tratta di un evento di portata mondiale, anche se i soli a parteciparvi direttamente saranno gli elettori statunitensi, che attira anche l’attenzione di quelle popolazioni che non hanno la fortuna di poter scegliere i propri rappresentanti. (Difesa Online)

L'America che verrà

Si confrontano Mark Landler, già corrispondente del New York Times dalla Casa Bianca e oggi a capo della redazione di Londra del quotidiano americano, il direttore responsabile dell’edizione italiana del New York Times International Mario Platero e l’editorialista del Corriere della Sera Federico Rampini in collegamento da New York. (Corriere TV)

E’ sfida all’ultimo voto tra Trump ed Harris. A sette giorni dall’Election Day, in programma il 5 novembre, hanno votato 50,5 milioni di americani, tra voto per posta e voto anticipato in persona. (StrettoWeb)

L'ex presidente, invece, non arretra nei toni né nella compagnia e i sondaggi gli danno ragione, registrando un suo lieve vantaggio negli Stati in bilico. La vice di Biden punta sulle star: da Springsteen a Beyoncè, aspettando un'ultima sorpresa di Taylor Swift. (AGI - Agenzia Italia)