Libano, il sindaco Giuseppe Mascia: «Tutta la città è vicina ai soldati della Brigata Sassari»

Sassari «La città è vicina a tutte le donne e gli uomini della Brigata Sassari impegnati in Libano». Il primo cittadino di Sassari Giuseppe Mascia ha inviato una lettera al generale della Brigata Stefano Messina, per manifestare la vicinanza e la solidarietà dell’amministrazione comunale e dei sassaresi nei confronti dei militari, le cui basi sono state bersagliate più volte dai tiri di artiglieria dell’esercito israeliano. (La Nuova Sardegna)

Se ne è parlato anche su altri media

L'attacco, avvenuto nonostante i ripetuti avvertimenti di Hezbollah e l'ordine ai militari UNIFIL di rimanere nelle basi, ha suscitato l'immediata condanna dell'Italia, che schiera il contingente più numeroso con circa 1.200 soldati. (La Stampa)

Praticamente ce lo hanno chiesto ogni giorno“. Sono le parole pronunciate a Otto e mezzo (La7) da Andrea Tenenti, portavoce della missione Unifil in Libano, a proposito degli attacchi delle truppe israeliane contro le basi dei caschi blu. (Il Fatto Quotidiano)

Dichiarazione congiunta all'indomani degli attacchi dell'esercito israeliano al quartier generale della missione Unifil in Libano Attacco all’Unifil, Meloni-Macron-Sanchez: “Chiediamo immediato cessate il fuoco in Libano” (Dire)

Meloni al Med9: inaccettabili gli spari in Libano contro Unifil. La nota congiunta con Macron e Sanchez

Un intervento di 6 minuti, incentrato principalmente sulla situazione in Libano e sull'attacco dell'esercito israeliano alla forze Unifil: nelle dichiarazioni alla stampa dopo il Med9, Giorgia Meloni sottolinea che "il governo sta seguendo con grande attenzione la situazione del contingente in Libano, i militari italiani prestano un'opera fondamentale per (Secolo d'Italia)

Michel: “Attaccare le basi Onu è inaccettabile”. Dopo l’attacco alle postazioni italiane dell’Unifil, Tel Aviv bombarda ancora in Libano e in Cisgiordania. (Il Fatto Quotidiano)

La missione Unifil, attiva dal 1978, non ha mai conosciuto un livello di tensione così alto dal conflitto del 2006. I caschi blu, con oltre 10.000 soldati provenienti da 50 Paesi, pattugliano quotidianamente la Blue Line, confine di 120km tracciato dalle Nazioni Unite tra Libano e Israele, cercando di evitare una nuova escalation tra le parti. (Secolo d'Italia)