Rivista Italiana Difesa - shownews - Siria, al via una nuova fase della guerra civile
Siria, al via una nuova fase della guerra civile 02/12/2024 | Pietro Batacchi e Tommaso Massa Da anni, ormai, di Siria non si parlava più. La guerra civile era stata sostanzialmente congelata: il regime aveva consolidato il controllo su Damasco, la parte centrale e il sud, più l’area costiera e le principali città del Paese: Homs, Aleppo, Hama. Un controllo, però, a geometria variabile: in alcune aree molto più solido, in particolare sulla costa, area di tradizionale insediamento alawita, e nella capitale, e in altre più ballerino. (RID)
Ne parlano anche altri media
Il conflitto siriano, che ha devastato il paese per oltre un decennio, è un fenomeno complesso con radici profonde e molteplici attori coinvolti. (L'HuffPost)
Di fronte alla fulminea accelerazione della guerra civile in Siria, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ieri ha evocato «il rischio di un collasso migratorio». E ha fatto bene, perché la memoria corre al 2015-2016, quando la Germania guidata dalla cancelliera Angela Merkel decise di accogliere oltre un milione di profughi siriani che risalivano la rotta Balcanica. (Liberoquotidiano.it)
(Adnkronos) – Si apre il fronte siriano. Si apre in un momento in cui erano ridotte, almeno in parte e momentaneamente, le pressioni sull’Iran. Effetto della tregua tra Israele e gli Hezbollah libanesi, storicamente sostenuti dalla Repubblica Islamica, come Hamas contro cui Israele combatte da oltre un anno nella Striscia di Gaza. (CremonaOggi)
“Ma alla fine, tutti torneranno al punto di partenza: la necessità di fare la pace; con o senza Bashar al-Assad”. E poi gli interessi dei turchi che sostengono i ribelli; e quelli di Israele, che ha bisogno di sminare i territori di confine per non finire sotto una pioggia di razzi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Stampa Auspici gli Stati Uniti, da quando Donald Trump è stato eletto ed in attesa del suo insediamento alla Casa Bianca, la diplomazia americana conosce nuovo slancio in Medio Oriente, Israele accetta la tregua in Libano. (Salernonotizie.it)
«Sono pronto per un cessate il fuoco in qualsiasi momento» ha dichiarato, ribadendo tuttavia che non accetterà la fine della guerra come invece chiede Hamas. (La Stampa)