Il Gladiatore: il sequel doveva essere un musical con Russel Crowe

Il sequel de Il Gladiatore ha “rischiato” di essere un’altra Folie à Deux. In una recente intervista, il regista Ridley Scott ha rivelato che nel 2014 stava valutando l’idea di trasformare Il Gladiatore in un musical. Avremmo visto musica, sangue e danza al Colosseo. Un’idea davvero coraggiosa che avrebbe visto partecipare anche il leggendario cantautore australiano Nick Cave e Russell Crowe. Di seguito vi riportiamo tutti i dettagli sull’operazione “Cantando dentro il Colosseo”. (CiakClub)

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/13 Webphoto Il Gladiatore 2, un incendio distrugge il set in Marocco (Sky Tg24 )

Secondo fonti presenti, la security del sovrano si sarebbe avvicinata all’attore per invitarlo a un colloquio privato con Sua Maestà prima della proiezione del film. Alla royal première londinese del Gladiatore II, Denzel Washington si è rifiutato di incontrare re Carlo d’Inghilterra, se non durante la “stretta di mano” ufficiale insieme al resto del cast. (Rolling Stone Italia)

C’era curiosità attorno a Il gladiatore 2 che parte subito bene in testa alla classifica con 470.933 euro e una media/cinema molto buona di 1.100 euro. Per mera curiosità, riportiamo che il mitico Il gladiatore, nel lontano 2000 aveva debuttato con 327mila euro per chiudere a quota 11,8 milioni di euro. (Cineguru)

Il Gladiatore II: il cast insieme a Re Carlo III alla prima londinese

Nel sequel firmato nuovamente Ridley Scott, quasi 25 anni dopo il prototipo: dramma (fanta)storico e kolossal epico ancora convivono, spettacolo magniloquente e più di qualche passaggio a vuoto. Paul Mescal è l'erede di Russell Crowe (MYmovies.it)

Nulla di grave si sono affrettati a ribadire in questi giorni le fonti di palazzo, e a giudicare dal volto disteso dall’erede della Regina Elisabetta siamo certe sia proprio così, anche perché proprio insieme al consorte aveva ospitato recentemente a Buckingham Palace un ricevimento per il centenario della Film and tv charity, ente benefico a sostegno delle persone che lavorano nel settore, di cui ha ereditato lo status di patrono dalla madre, che ricopriva questo ruolo dal 1952. (Vanity Fair Italia)