Dfp, ok da Camera e Senato. Soddisfazione di Giorgetti

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Askanews INTERNO

Roma, 24 apr. – Via libera di Camera e Senato al Documento di finanza pubblica 2025, che aggiorna il quadro macroeconomico a legislazione vigente rispetto a quello contenuto nel Piano strutturale di bilancio di medio termine dell’ottobre scorso e che entro il 30 aprile deve essere trasmesso alle istituzioni europee. Approvate nei due rami del Parlamento le risoluzioni di maggioranza sul Documento, accettate dal governo. (Askanews)

La notizia riportata su altri media

Via libera da Camera e Senato alla risoluzione di maggioranza sul Documento di finanza pubblica (Dfp) per il 2025, che porta con sè il quadro macroeconomico tendenziale dell’anno in corso e che ha sostituito il vecchio Documento di Economia e finanza (Def). (Open)

Il primo passo verso la prossima legge di bilancio ha conbfermato che la politica economica del governo Meloni la fa il «pilota automatico»: il patto di stabilità che ha già imposto dal 2025 12 miliardi di tagli; il piano di riarmo dell’Europa e della Nato, con l’aumento della spesa militare al 2 per cento del Prodotto interno lordo (Pil) che l’esecutivo si è impegnato a realizzare senza però avere la certezza di poterlo fare. (Il Manifesto)

ROMA (ITALPRESS) – “Questo documento è totalmente insussistente, non è attuale, prevede una crescita inutile, è del tutto evidente che questo documento non esiste, non è vero che non riconosciamo niente, riconosco una disciplina sull’austerità straordinaria”. (quinewsvaldera.it)

«Perseguire l’implementazione delle riforme e degli investimenti indicati» e in particolare quelli degli enti locali in progetti di rigenerazione urbana, «volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale». (Il Sole 24 ORE)

Il Dfp presenta il quadro solo tendenziale. Nulla sul futuro del Paese, le spese militari e la crescita prevista allo 0,6%. (La Notizia)

Un duplice risultato che ha reso «soddisfatto» il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, impegno a Washington ai lavori del Fondo Monetario, e che ha voluto «esprimere il mio personale ringraziamento a tutti i deputati e senatori che hanno votato e agli uffici del Mef che hanno lavorato su questo documento». (Milano Finanza)