Grasso nascosto predice Alzheimer con 20 anni di anticipo
MeteoWeb Un tipo specifico di grasso corporeo potrebbe essere in grado di prevedere l’insorgenza della malattia di Alzheimer fino a venti anni prima che compaiano i primi sintomi. Questa scoperta è il risultato di uno studio condotto da Mahsa Dolatshahi, ricercatrice associata post-dottorato presso il Mallinckrodt Institute of Radiology (MIR) della Washington University School of Medicine di St. Louis, Missouri, e presentato durante la riunione annuale della Radiological Society of North America (RSNA). (MeteoWeb)
La notizia riportata su altri giornali
ma soprattutto si potrebbe scoprire addirittura 20 anni prima dalla comparsa dei primi sintomi. (il Giornale)
Recentemente, un gruppo di ricercatori del Mallinckrodt Institute of Radiology della Washington University School of Medicine ha presentato uno studio che mette in luce un legame preoccupante tra il grasso viscerale, accumulato nella mezza età, e l'accumulo di proteine anomale nel cervello, segno distintivo dell'Alzheimer. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La correlazione è visibile già in persone di mezza età che non mostrano segni di deficit cognitivi. Pertanto, i ricercatori, che in un altro studio hanno osservato un ridotto apporto di sangue a livello cerebrale connesso all’obesità, ritengono plausibile che interventi volti a ridurre questa particolare forma di grasso possano contribuire a ridurre il rischio di sviluppare una forma di demenza in età più avanzata. (la Repubblica)
Un recente studio condotto su persone tra i 40 e i 60 anni ha rivelato che maggiori concentrazioni di grasso viscerale possono essere il segnale di un rischio più alto di sviluppare la malattia di Alzheimer (Fanpage.it)
A sottolinearlo è uno studio presentato al meeting annuale della Radiological Society of North America che aggiunge un tassello in più al lavoro discusso un anno fa nel corso dello stesso congresso. (Corriere della Sera)
1. Zuccheri e Dolci Il grasso viscerale è il grasso accumulato attorno agli organi interni nella cavità addominale. Per ridurlo, è fondamentale evitare determinati alimenti che favoriscono l’accumulo di grasso e compromettono il metabolismo. (Microbiologia Italia)