La mancanza di una Politica estera comune europea e la riforma dell’Onu!

Serve subito una soluzione diplomatica dei conflitti; quale istituzione, se non entità sovranazionali democraticamente costituite e regolate, potrebbero obbligare a ciò? Oggi Usa e Russia, con diritto di veto nel Consiglio di Sicurezza (CdS) all’Onu, sono discordanti e lontani anni luce tra di loro, e grandi paesi, anche in senso demografico, come Cina, India, Brasile, Giappone e Ue stanno a guardare e subiscono ciò che i 5 paesi permanenti del CdS (USA, Russia, Regno Unito, Francia e Cina) decidono di fare, o meglio, di non-fare, perché basta la contrarietà di uno solo di questi 5 Stati per creare l’inerzia totale. (Corriere del Ticino)

La notizia riportata su altri media

PROGRAMMA – Il calvario per Buchanan sembra ormai finito. Il laterale canadese inizia a vedere la luce e il campo, dopo il brutto infortunio rimediato in nazionale durante il ritiro per la Copa America lo scorso 25 giugno. (Inter-News)

Dichiarazione-testamento alla 79ª Assemblea Onu di un Joe Biden uscente: “La maggioranza dei Paesi del Sud non sostengono la visione degli Stati Uniti in Medio Oriente e non sono solidali con Israele”, ma identico discorso vale per la guerra in Ucraina dove in pratica il Global South si è schierato con Mosca, dato che, secondo Biden, “Cina e Russia sono sempre pronte a colpire nella guerra per l’influenza mondiale”. (L'Opinione delle Libertà)

L’Onu è morta

Quello che abbiamo osservato nelle ultime ore in Libano e, precedentemente, nella guerra russo-ucraina, dimostra inequivocabilmente che è in atto una trasformazione nel modo di intendere i rapporti nella comunità internazionale. (Nicola Porro)