Apple vuole pagare 95 milioni di dollari alle persone spiate da Siri
Buone nuove sul fronte privacy e sicurezza. In queste ultime ore Apple ha accettato di pagare la somma di 95 milioni di dollari agli utenti le cui conversazioni sono state inavvertitamente registrate da Siri e (potenzialmente) ascoltate dai collaboratori dell'azienda. Nello specifico, l’accordo offerto da Apple si propone di risarcire 20 dollari per dispositivo, fino a un massimo di cinque, a ognuna delle persone coinvolte. (WIRED Italia)
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Ma non sono i soldi in questo caso a essere indicativi quanto la decisione di pagarli. La cifra stabilita equivale circa a nove ore di profitti per Apple: briciole. (Corriere della Sera)
Il patteggiamento proposto è stato depositato martedì a Oakland, California e dev'essere approvato dal giudice distrettuale. Apple ha deciso di risolvere una causa legale collettiva riguardante la privacy di Siri, avviata cinque anni fa. (DDay.it)
Siri ci ascolta? Anche quando non stiamo chiedendo il suo aiuto per fare ricerche online, rispondere a un messaggio o avviare una chiamata. È il sospetto di chiunque abbia utilizzato l’assistente vocale di Apple. (Il Fatto Quotidiano)
Apple ha accettato di pagare 95 milioni di dollari per risolvere una causa che accusa il suo sistema di assitenza digitale Siri di ascoltare le conversazioni private degli utenti: «Apple ha sempre negato e continua a negare qualsiasi presunto illecito e responsabilità», ha affermato il gigante tech nella proposta di accordo, che richiede l'approvazione di un giudice per essere finalizzata. (leggo.it)
Ci avevano promesso la libertà e la privacy, perché come sempre quando nascono le rivoluzioni bisogna sempre offrire qualcosa in cambio. Insomma: in che mani ci siamo messi? Di Siri, per esempio. (il Giornale)
Advertising La controversia era nata nel 2019, quando un articolo del Guardian aveva rivelato che Apple utilizzava contrattisti esterni per valutare la qualità delle interazioni con Siri. (iSpazio)