L'arminuta: la recensione del film di Giuseppe Bonito presentato alla Festa di Roma
L’arminuta è nato dalla fantasia, e dall’esperienza di vita di Donatella Di Pietrantonio, in un romanzo vincitore del premio Campiello.
Adattamento del romanzo vincitore del Premio Campiello, L'arminuta è il dramma di una tredicenne che scopre la famiglia naturale che non aveva mai conosciuto.
A dir poco spaesata, la ragazza si ritrova sospesa fra due mondi.
La recensione di Mauro Donzelli.
L’arminuta è un’anima evoluta, moderna, con una consapevolezza che da quelle parti non avevano mai visto
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Sarà il Cineteatro Massimo di Pescara, Mercoledì 20 ottobre, a proiettare in anteprima nazionale il film “L’Arminuta” di Giuseppe Bonito. Il film, una coproduzione italo-svizzera di Maro Film, Baires Produzioni, Kaf con Rai Cinema, è distribuito da Lucky Red (Histonium.net)
In occasione della presentazione alla Festa del Cinema di Roma 2021 de L’Arminuta abbiamo intervistato il regista Giuseppe Bonito e la co-protagonista Vanessa Scalera, che ci hanno raccontato com’è stato dirigere e interpretare l’opera tratta dal romanzo di Donatella Di Pietrantonio. (The Hot Corn Italy)
Alcune figure risultano troppo stilizzate, perdendo un po’ di umanità, restando ancora sulla carta del romanzo. L’Arminuta di Giuseppe Bonito, direttamente dalla Selezione Ufficiale, traspone sullo schermo l’omonimo romanzo di Donatella Di Pietrantonio, vincitore del Premio Campiello 2017. (Taxidrivers.it)
Il passaggio è traumatico specialmente perché incontra un cambiamento mastodontico: dalla bolla dell’aristocrazia, passa a delle condizioni di vita umili e misere. Oltre a cambiare lo status sociale, inoltre, anche a livello culturale ed educativo c’è, dal suo punto di vista, una regressione. (Cinematographe.it - FilmIsNow)