Volkswagen vende il primo stabilimento: è l’impianto nello Xinjiang, in Cina

Addio Xinjiang. La Volkswagen lascia la regione autonoma della Cina, uno degli snodi più critici dell'immenso territorio amministrato dal Partito comunista. Lo Xinjiang, remota e immensa provincia nord occidentale, è infatti a maggioranza uigura, etnia turcofona di religione islamica. Una minoranza che secondo diversi Paesi occidentali avrebbe sofferto per anni una dura repressione dalle autorità… (La Stampa)

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È cominciata la vendita degli stabilimenti Volkswagen, dalla Cina. La decisione è però dovuta non tanto alla crisi che l'azienda tedesca sta attraversando, ma alle accuse rivolte dalla comunità internazionale alla Cina di violazioni dei diritti umani sulla popolazione locale della regione in cui si trova la fabbrica lo Xinjiang (QuiFinanza)

In Cina, per la Cina. Si chiama così la strategia che il Gruppo Volkswagen portando avanti con il rafforzamento della partnership con SAIC Motor, iniziata quaranta anni fa. A Shanghai, le due aziende hanno firmato il prolungamento del contratto di joint venture fino al 2040, un accordo con cui i partner garantiscono una fase di sviluppo molto dinamico del mercato automobilistico cinese. (Quotidiano del Sud)

Volkswagen in Cina, superata da BYD, prova a rilanciarsi con una nuova alleanza con Xpeng per sviluppare nuovi modelli Secondo un’inchiesta del quotidiano tedesco Handelsblatt, nella pratica sarebbe stato coinvolto anche il gruppo Volkswagen. (Vaielettrico.it)

Volkswagen chiude a Xinjiang ma rafforza la partnership con il colosso cinese SAIC

L’azienda, in collaborazione con il quarantennale partner cinese Saic, venderà lo stabilimento a Shanghai Motor Vehicle Inspection Certification (Smvic),sussidiaria della Shanghai Lingang Development Group, di proprietà statale. (Il Sole 24 ORE)

Dopo Shanghai e Nanchino, Volkswagen chiude un terzo impianto in Cina, nella famigerata regione dello Xinjiang, anche se l'attenzione per la condizione dell'etnia Uiguri pare c'entri poco: sembra più l'ennesimo segnale di arretramento dei tedeschi dal Paese asiatico In apparenza si tratta di una mossa che dà seguito a un imperativo morale: fare i bagagli dallo Xinjiang, la ormai famigerata regione cinese finita più volte al centro di accuse di Ong, no profit e anche governi per le violazioni dei diritti umani dell’etnia degli Uiguri. (Start Magazine)

Il Gruppo Volkswagen rafforza la sua collaborazione con il produttore cinese SAIC, un legame che dura ormai da quattro decenni. Adesso, però, è arrivato il momento di un importante passo avanti nella strategia di lungo termine. (ClubAlfa.it)