Pietro Castellitto è Riccardo Schicchi: «Ero indeciso se accettare il ruolo perché ero stanco del Festival di Venezia e dei media»

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VENEZIA La parola pornostar l’ha inventata lui. Riccardo Schicchi, regista e imprenditore di film hard scomparso a 59 anni nel 2012, protagonista di Diva futura, opera seconda di Giulia Louise Steigerwalt, prodotta da suo marito Matteo Rovere che lo definisce «un film educativo». Riecco il porno raccontato dalle donne, dopo Rocco Siffredi di Supersex, la serie codiretta da Francesca Mazzoleni. Pietro Castellitto restituisce il paladino della libertà sessuale. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altre testate

C'è Lady Gaga sul red carpet della Mostra del cinema di Venezia e non ci sono rivali. LIDO DI VENEZIA. (Il Centro)

Diva Futura è stata l’agenzia di produzione di film per adulti più famosa sul territorio nazionale, situata ai lati della via Cassia, piena di animali e pistole ad acqua con cui intrattenersi tra le riprese di un porno e un altro. (GQ Italia)

Al cuore di Diva Futura, il film di Giulia Steigerwalt presentato in concorso a Venezia 2024, che racconta dell’omonima agenzia di pornostar di Riccardo Schicchi, c’è un’ambizione nascosta. Schicchi, a un certo punto della sua vita, è stato un personaggio televisivo, e quindi è diventato noto a un pubblico ampio. (WIRED Italia)

Diva Futura ripercorre l’apertura, il mito e la chiusura della celebre agenzia Diva Futura, delle sue “ragazze della porta accanto” come Ilona Staller, Moana Pozzi, Eva Henger e molte altre, che tra gli anni Ottanta e Novanta divennero dive di fama mondiale ed entrarono nelle case degli italiani grazie al boom delle televisioni private e dei videoregistratori in Vhs. (MOW)

Serata tutta romana su una delle terrazze con vista mare del Lido di Venezia. Ed è un viavai glam che non si arresta tra cast, amici e ospiti. (ilmessaggero.it)

Interpetato da Pietro Castellitto – già lo scorso anno alla Mostra del Cinema di Venezia con Enea, di cui era regista e protagonista – e dall’attrice Barbara Ronchi – quest’anno presente a Venezia anche con il film Familia di Francesco Costabile – il lungometraggio diretto da Giulia Louise Steigerwalt è innegabilmente curioso. (Artribune)