Addio a Gianni Cavina, talento inquieto

Gianni Cavina, da vero attore, non faceva distinzioni tra commedia e dramma, ma in tutto metteva il suo talento.

Film cult e paurosissimo, la ’Casa’, in cui Cavina presta anche la voce nell’inquietante litania dei ’miei colori’.

di Martina Spaggiari. Era gentile e burbero, simpatico e aggressivo, con un umorismo corrosivo e un talento sconfinato.

Come era arrabbiato con la sua città, che aveva lasciato per Roma per poi ritornare, ostinato, in quella Bolognina dove affondava le radici di famiglia

E perché dimenticare il celebre spot di una marca di surgelati in cui interpretava Giove, che "cucina da dio"?

(il Resto del Carlino)

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"Immaginavo di trovare non dico le fanfare, le bande, non dico il sindaco, il presidente della Regione, il cardinale, ma Gianni meritava la presenza della città", ha detto ancor Avati. "Sicuramente per noi Cavina - aggiunge il sindaco - rappresenta una delle personalità del mondo della cultura più importanti degli ultimi decenni (BolognaToday)

Spiccava l'assenza dei rappresentanti delle istituzioni cittadine, anche se Cavina era stato ricordato in consiglio comunale, secondo un altro articolo, dal consigliere comunale del PD Maurizio Gaigher. (ComingSoon.it)

Il regista Pupi Avati davanti al feretro. Ieri, l’ultimo saluto aGianni Cavina nella Chiesa del Sacro Cuore, nella sua Bolognina, vicino a casa. «Sicuramente per noi Cavina- aggiunge il sindaco- rappresenta una delle personalità del mondo della cultura più importanti degli ultimi decenni (Corriere)

“So che mi stai ascoltando e so che quando ti telefonavo fingevi di stare bene, lo hai fatto per molti anni, mentivi”. Quello che Gianni ha fatto per Bologna, ha aggiunto, è evidente che non è stato capito. (Invece Concita)

Le autorità, le istituzioni avrebbero dovuto tenerne conto, coglierne l’importanza e quindi esserci. Purtroppo così non è stato (il Resto del Carlino)

"Chiamerò in queste ore anche la famiglia di Cavina, portando il cordoglio della città", assicura Lepore. Così il sindaco Matteo Lepore, dopo lo sfogo del regista ai funerali dell’attore Gianni Cavina (il Resto del Carlino)