Sciopero dei commercialisti e proroga richiesta per il concordato preventivo biennale

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ECONOMIA

Il presidente dell'Istituto nazionale tributaristi (Int), Riccardo Alemanno, ha recentemente inviato una nota al vice ministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, e al direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, richiedendo una proroga della scadenza per l'adesione al concordato preventivo biennale. Questa richiesta, motivata dalle novità normative e dai tempi ristretti, è stata avanzata anche a causa delle difficoltà riscontrate nell'acquisizione dei dati necessari per il ravvedimento speciale dal cassetto fiscale del contribuente.

Parallelamente, le associazioni nazionali dei commercialisti, tra cui Anc, Andoc, Fiddoc e Unico, hanno proclamato uno sciopero collettivo nazionale. Questo sciopero, che si terrà dalle ore 24 del 30 ottobre alle ore 24 del 7 novembre, riguarda l'invio dei Modelli di dichiarazione dei redditi 2024. I professionisti del settore hanno dichiarato che la decisione di astenersi dal lavoro è stata determinata dalle richieste rimaste inascoltate, nonché dalle difficoltà operative legate alla scadenza del 31 ottobre per l'adesione al concordato preventivo biennale.

Dal 14 ottobre, sul sito dell’Agenzia delle Entrate, è disponibile una tabella utile per calcolare l’imposta sostitutiva dovuta per l’adesione alla sanatoria per il periodo 2018-2022, correlata al concordato preventivo biennale. All’interno del cassetto fiscale, ogni contribuente ISA troverà una scheda di sintesi con una tabella che consentirà di calcolare, secondo le stime predisposte dalla Sogei, il costo del ravvedimento speciale per ciascun anno d’imposta.

Tuttavia, il cammino del concordato preventivo biennale tra fisco e partite Iva si complica ulteriormente. Il governo, che conta su questa misura per racimolare coperture per la manovra, sta riscontrando scarso interesse da parte dei contribuenti.