Cortellesi, perché «C'è ancora domani» non è candidato agli Oscar
Un successo indiscutibile in Italia ma anche all’estero: «C’è ancora domani», il film di Paola Cortellesi che ha trionfato ai David di Donatello non è tra i 19 film italiani che si sono autocandidati a rappresentare il nostro cinema all’Oscar. Perché? La motivazione non ha nulla a che fare con il valore del film, ma con una ragione «tecnica». Per poter proporre la propria candidatura, tutti i film devono infatti rispettare un requisito essenziale: la prima distribuzione in Italia o in un altro Paese deve essere avvenuta nel periodo compreso tra il 1° novembre 2023 e il 30 settembre 2024. (Corriere della Sera)
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In realtà alla consegna degli Oscar numero novantasette mancano 169 giorni, il 2 marzo 2025. Nel frattempo, però, l’Italia si sta attrezzando per scegliere chi ci rappresenterà a Los Angeles. (Il Messaggero Veneto)
Il film della Cortellesi ha avuto così tanta risonanza da essere stato esportato anche all'estero, ma allora come mai non rientra in questo elenco? Per poter candidarsi a rappresentare l'Italia agli Oscar (la premiazione avverrà il prossimo 2 marzo 2025), i film devono rispettare alcuni requisiti. (Vanity Fair Italia)
Una compagine variegata che mette insieme maestri di lungo corso a esordi folgoranti, autori esperti di “trasferte americane” (Sorrentino l’Oscar lo ha visto con La grande bellezza ed è stato in cinquina). (la Repubblica)
Il Comitato di Selezione istituito dall'Anica si riunirà il 24 settembre (LAPRESSE)
Buone chance potrebbe avere anche «Vermiglio» della Delpero, appena premiato a Venezia. Facile scommettere che sarà «Parthenope» di Paolo Sorrentino il film scelto per rappresentare l'Italia all'Oscar. (ilmattino.it)
La selezione ufficiale avverrà il 24 settembre 2024, quando il Comitato di Selezione dell’Anica, su richiesta dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, voterà il titolo che avrà l’onore di rappresentare il Paese alla 97ª edizione degli Academy Awards. (vistanet)