No revisione anticipata per auto benzina e a diesel, Minzatu conferma tabella di marcia
Non ci sarà alcuna revisione anticipata del regolamento europeo che prevede lo stop alla vendita di veicoli a benzina e diesel a partire dal 2035. A confermarlo è stata Roxana Minzatu, vicepresidente della Commissione Europea, che ha ribadito l’impegno sui tempi e gli obiettivi del regolamento. La normativa, che mira a promuovere la transizione verso veicoli elettrici, non subirà modifiche, con la Commissione Europea che procederà con la revisione solo nel 2026, come previsto dal piano originale. (QuiFinanza)
La notizia riportata su altre testate
Per questo il CEO di Renault e presidente uscente di ACEA, l’associazione europea dei produttori d’auto, Luca De Meo, ha lanciato un appello alle istituzioni europee affinché facciano chiarezza sulle multe, chiedendo di pronunciarsi il prima possibile e possibilmente entro fine anno, visto che non c’è più un minuto da perdere. (SicurAUTO.it)
Lo ribadisce la vicepresidente della Commissione europea Roxana Minzatu in risposta a un'interrogazione del Ppe, difendendo tempi e obiettivi della normativa. Niente revisione delle regole Ue sui motori tradizionali nel 2025, come chiesto da parte dei Stati membri. (ilmessaggero.it)
Lo ha ribadito oggi, nel corso di un'interrogazione parlamentare sul tema, la vicepresidente esecutiva della Commissione, Roxana Minzatu. Nonostante le ripetute richieste da parte di diversi Stati membri, Italia in testa, l'esecutivo europeo resta saldo sulle sue posizioni: il riesame si farà nel 2026 e non verrà anticipato. (Quattroruote)
Questa decisione epocale, accolta con un mix di entusiasmo e preoccupazione, ha innescato un intenso dibattito tra le istituzioni europee, i produttori di automobili, i governi nazionali e i cittadini. (Virgilio)
Le classifiche di fine 2024 del Sole 24 Ore hanno scattato la fotografia complessiva della nostra area nel contesto nazionale: 82esimo posto in assoluto contando tutti gli indicatori, 86esimo per ricchezza e consumi con perdita di sette posizioni sul 2023, posto numero 87 per demografia e società con arretramento di 8 posizioni, 94esima per ambiente e servizi (-7 posti), 86^ per cultura e tempo libero (recuperate 5 posizioni). (Frosinone News)
È esattamente ciò che sta accadendo in Europa: il forte rallentamento del settore automobilistico, uno dei maggiori consumatori di acciaio, sta mettendo in seria difficoltà l’industria siderurgica, creando un effetto domino che si estende a tutta l’economia manifatturiera del Vecchio Continente. (Industria Italiana)