Bruxelles, i socialisti chiudono la porta a Fitto: «Non lo voteremo»
La nomina della seconda Commissione Europea di Ursula von der Leyen si va complicando sempre di più. Le audizioni dei sei vicepresidenti esecutivi in pectore, che avrebbero dovuto chiudere l’esame da parte del Parlamento Europeo, hanno prodotto a Bruxelles uno stallo nervosissimo, provocato dai veti incrociati all’interno della maggioranza, tra Popolari e Socialisti. In sostanza, i Socialisti e Democratici non vogliono che a Raffaele Fitto, ministro degli Affari Europei del governo Meloni, malgrado sia generalmente considerato adatto a fare il commissario alla Coesione, venga assegnata una vicepresidenza esecutiva, perché i Conservatori, il gruppo di Fratelli d’Italia, non fanno parte della maggioranza che ha eletto Ursula von der Leyen in luglio. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Su altri media
La presidente del Consiglio offre la sua interpretazione dello stallo a Bruxelles. Il Pd sarebbe diviso tra il fronte del no e una linea più moderata (Open)
Già ieri era slittato il voto sui 6 vicepresidenti esecutivi della Commissione europea: Stéphane Séjourné (Industria), Teresa Ribera (Green Deal e competitività), Henna Virkkunen (Sovranità tecnologica), Kaja Kallas (Alta rappresentante per la politica estera), Roxana Mînzatu (Persone) e l'italiano Raffaele Fitto (Coesione e Riforme). (TGLA7)
Trattandosi del gruppo politico più portato al compromesso non si può dire come finirà, ma fino a ieri sera i Socialisti&Democratici, la denominazione del gruppo parlamentare europeo, hanno messo alle strette Von der … (Il Fatto Quotidiano)
È fallita la mediazione con Manfred Weber, Iratxe Garcia Perez e Valerie Hayer. I socialisti affermano che non voteranno Raffaele Fitto come vice presidente mentre il Ppe ha nel mirino Teresa Ribera. (LA STAMPA Finanza)
Foti (FdI): "La sinistra trama in Europa per farci perdere la vicepresidenza di Fitto" (L'Unione Sarda.it)
Per l’eurodeputato di Fi si troverà una soluzione responsabile, che eviterà slittamenti e un indebolimento dell’immagine dell’Ue Secondo De Meo i commissari rappresentano gli Stati, non i partiti. (Milano Finanza)