Perché l'Iran non va sottovalutato: razzi, sciami di droni e milizie alleate

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Ucraina Guerra tra Gaza e Israele

L'Iran ha abbandonato per qualche ora «la pazienza strategica» nel tentativo di recuperare immagine, dimostrare di essere in grado di raggiungere il territorio nemico, ribadire di avere mezzi utili alla sua causa. Convinto che lo attendono altre sfide se Israele, come sembra, è pronto alla sua contromossa. I pasdaran hanno cambiato rispetto alla rappresaglia d’aprile, battezzata Vera Promessa, quando erano stati impiegati droni e missili balistici (Corriere della Sera)

Su altre fonti

Fonti di non disprezzabile credibilità sostengono che siano stati gli stessi iraniani ad avvertire per via diplomatica. Solo una parte dei missili iraniani erano balistici, e comunque anche questi impiegano dodici minuti a volare dall’Iran a Israele, un’eternità per i poderosi sistemi di difesa antiaerea dello Stato ebraico. (L'Eco di Bergamo)

Secondo Axios, Tev Aviv potrebbe colpire gli impianti di produzione di petrolio all'interno dell'Iran e altri siti strategici. Lo Stato ebraico lancerà una “significativa rappresaglia” entro pochi giorni, riferisce Axios, citando funzionari della sicurezza, secondo i quali la risposta sarà molto più significativa dell'attacco limitato contro Teheran lanciato lo scorso aprile. (Adnkronos)

Funzionari israeliani stanno valutando una "rappresaglia significativa" all'attacco iraniano entro pochi giorni, che potrebbe colpire gli impianti di produzione di petrolio all'interno dell'Iran e altri siti strategici. (Adnkronos)

Dopo i 200 missili, l’Iran minaccia: “Se Israele risponde ridurremo Tel Aviv in cenere”

Sale sempre più la tensione in Medio Oriente dopo l'attacco dell'Iran contro Israele di martedì sera. Dopo aver lanciato circa duecento droni contro Israele, Teheran ha dichiarato che se Tel Aviv reagirà le sue infrastrutture saranno prese di mira "con maggiore intensità", secondo quanto affermato dal generale iraniano Mohammad Bagheri. (Euronews Italiano)

Questo usi di missili a lunga gittata è dovuto al cambio di obiettivo rispetto ad aprile – continua Molinari – quando si mirava alla centrale nucleare di Dimona e a basi militare, questa volta l’obiettivo era colpire l’area metropolitana di Tel Aviv, per causare una strage nell’area più popolosa di Israele, una strage proprio alal vigilia del capodanno ebraico” ha concluso Molinari. (la Repubblica)

L’Iran dichiara di aver concluso il proprio attacco contro Israele dopo il lancio di circa duecento missili avvenuto nella serata di ieri, ma da Teheran arriva una minaccia ulteriore: “Pronti a una risposta più potente in caso di ritorsioni”. (Tiscali Notizie)