Autonomia, i paletti della Consulta: il nodo dei Lep e il ruolo del Parlamento. I giudici: «Legge costituzionale ma illegittime alcune parti»
Stop della Corte costituzionale a sette profili della legge sull'Autonomia differenziata: dai Livelli essenziali di prestazione (Lep) alle aliquote sui tributi. La legge resta sì in vigore, ma senza alcune parti essenziali. La palla torna così al Parlamento. Ma le trattative iniziate con Veneto, Lombardia, Piemonte e Liguria sulla devoluzione di alcune funzioni della Protezione civile non si bloccheranno: «La sentenza non incide sul lavoro che stiamo portando avanti con i negoziati avviati con le Regioni, che proseguiranno nelle prossime settimane», assicura il ministro Roberto Calderoli (ilgazzettino.it)
La notizia riportata su altri media
I predecessori, anche i più sfrontati come Andreotti o Berlusconi, almeno avevano il buon gusto di circondarsi di persone che le norme le conoscevano, le avevano studiate e possedevano abbastanza esperienza per riuscire a torcerle a proprio vantaggio. (left)
Qui di seguito trovate il comunicato della Corte costituzionale, che ha ritenuto «non fondata» la questione di costituzionalità dell’intera legge sull’autonomia differenziata delle regioni ordinarie (n. (Il Sole 24 ORE)
Uno dei due referendum, ovvero quello con quesiti parziali, chiesto da… Bocciata a pezzi dalla Corte costituzionale, l’autonomia differenziata – contro la quale sono state raccolte un milione e 300 mila firme affinché si tenesse un referendum per abrogarla - è in bilico: né di là né di qua, né cancellata, né pronta per essere sottoposta all’esame popolare. (la Repubblica)
La Consulta ha sancito che l'Autonomia è costituzionale, questa è una rivoluzione copernicana per il sistema italiano". "Non ha senso parlare di vincitori o di vinti. (L'HuffPost)
Abbiamo detto dall'inizio che il progetto dell'autonomia differenziata era sbagliato e anche mal confezionato. Lo ha detto il leader M5s Giuseppe Conte intervenendo, insieme agli altri leader del cosiddetto "campo largo", a un presidio davanti all'ospedale di Terni a sostegno di Stefania Proietti, candidata del centrosinistra alla Regione Umbria. (Tiscali Notizie)
I giudici hanno accolto parzialmente i ricorsi presentati da quattro regioni guidate dal centrosinistra – Puglia, Toscana, Sardegna e Campania – dichiarando illegittimi sette punti chiave del provvedimento promosso dal ministro per l'Autonomia Roberto Calderoli (WIRED Italia)