Il Tribunale di Milano sospende l’APP del Ministero, “criticità e malfunzionamenti”

Il tribunale di Milano ha disposto la “sospensione” del sistema APP del Ministero della Giustizia (Applicativo per il Processo Penale) che avrebbe dovuto rendere obbligatorio il “binario unico” telematico per il processo penale e lo ha fatto per evitare casi di “malfunzionamento dei sistemi informatici”. È quanto emerge dalla circolare firmata oggi dal presidente del tribunale, Fabio Roia, che ha prorogato almeno fino al 31 marzo 2025 la possibilità di “redigere e depositare, anche con modalità analogiche” gli “atti, documenti, richieste” ritenendo l’app ministeriale - diventata obbligatoria da meno di una settimana - “non compatibile” con il processo penale telematico, per esempio a causa della “mancanza” e “inidoneità” di “modelli di atti” o la “impossibilità di sottoscrivere il verbale di udienza da parte del giudice”. (NT+ Diritto)

La notizia riportata su altre testate

Era un disastro annunciato, il governo era stato avvisato dal Csm e dagli avvocati sul rischio di “paralisi” del sistema, perché l'applicativo aveva già mostrato problemi enormi nel corso della sperimentazione. (StileTV)

Dal momento dell’installazione del dispositivo di controllo automatico, sono stati presentati numerosi ricorsi nei confronti del Comune, sollevando presunti vizi e irregolarità, tra cui la necessità di omologazione. (Frosinone News)

Caos anche a Genova come in tutta Italia per il processo penale telematico che impone il deposito informatico – previsto dalla riforma Cartabia del 2021 – per una lunga serie di atti: oltre all’archiviazione delle indagini, si devono infatti caricare su App anche tutti i documenti dell’udienza preliminare, del dibattimento di primo grado e di alcuni importanti riti speciali, cioè il patteggiamento, il decreto penale di condanna e la messa alla prova. (Genova24.it)

Dal 7 gennaio entra nel vivo la nuova fase del processo penale telematico

È il bilancio pessimo del primo giorno nei Tribunali alle prese con App, l’applicazione per la gestione del processo penale telematico, che sta creando molti più problemi di quelli che … (Il Fatto Quotidiano)

La Cassazione, con la sentenza n. Non spetta al giudice sindacare i casi di malfunzionamento di App, l’applicativo del ministero della Giustizia per il deposito telematico degli atti nei procedimenti penali. (NT+ Diritto)

E forte si alza la preoccupazione dei magistrati, con l’Anm che delle criticità del passaggio si fa forte per segnalare, ancora una volta, le inadempienze del ministero e la disattenzione agli aspetti organizzativi dell’attività giurisdizionale. (Il Sole 24 ORE)