Putin e la minaccia nucleare "Pronti a usare l'atomica"
MOSCA-BRUXELLES. La misura era nell’aria da mesi. Ma i tempi dell’annuncio appaiono tutt’altro che casuali. La Russia ieri ha modificato la sua «dottrina nucleare». E nel farlo ha avvertito che non esclude l’uso delle armi atomiche per rispondere a eventuali «massicci» attacchi ucraini con missili a lungo raggio di fabbricazione occidentale. Tutto questo appena due giorni dopo che fonti sentite d… (La Stampa)
Ne parlano anche altri media
Il presidente russo Vladimir Putin ha aggiornato la dottrina nucleare del Cremlino, ampliando i criteri per l’uso delle armi atomiche: con apposito decreto, la Russia potrà ora rispondere con ordigni nucleari anche a seguito di attacchi convenzionali con missili occidentali. (Virgilio Notizie)
Al giro di boa dei primi mille giorni, la guerra in Ucraina fa un significativo balzo in avanti. Da un lato, quello ucraino, ci sono i primi missili americani Atacms lanciati in territorio russo, nella regione di Bryansk, dopo il via libera dell'amministrazione Biden all'utilizzo. (L'HuffPost)
Puntuale come gli orologi delle torri del Cremlino, ogni volta che l'Occidente varca una linea rossa a difesa dell’Ucraina arriva da Vladimir Putin la minaccia nucleare. (il Giornale)
«Più l'Ucraina riuscirà a colpire, più la guerra sarà breve», ha dichiarato il ministro ai giornalisti prima di una riunione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu durante la quale i Paesi occidentali hanno ribadito il loro sostegno a Kiev. (Corriere della Sera)
Retorica, ha detto un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale ai giornalisti, «che abbiamo sentito spesso negli ultimi due anni». Lo stesso concetto è stato ribadito e ampliato poco dopo direttamente dalla Casa bianca: «Gli Stati uniti non sono rimasti sorpresi dal fatto che la Russia abbia abbassato la soglia per un attacco nucleare, e non abbiamo intenzione di modificare la nostra posizione nucleare in risposta. (il manifesto)
Mosca: “Armi nucleari estrema risorsa per proteggere la sovranità del Paese”, ma “se Trump ci ascolta la pace è possibile” (Il Fatto Quotidiano)