Pietro Orlandi: “Mia sorella Emanuela usata dal Vaticano per far diventare Papa Wojtyla una vittima”
“Hanno voltato le spalle a Emanuela e alla nostra famiglia”. Sono le parole di Pietro Orlandi durante un incontro organizzato dal movimento studentesco Azione universitaria alla facoltà di Giurisprudenza della Sapienza. Parole dure, che riflettono un dolore mai sopito per una verità che, a distanza di 41 anni, sembra ancora lontana. “Il nome Orlandi è diventato un tabù in Vaticano,” ha aggiunto, … (Repubblica Roma)
Se ne è parlato anche su altre testate
Così al QN Mehmet Ali Agca. «Ho un solo obiettivo: consegnare la verità al Parlamento italiano e al Vaticano sull'attentato al Papa e sulla scomparsa di Emanuela Orlandi». (Gazzetta di Parma)
Quindi il preannuncio dell’Apocalisse con tanto di dichiarazione forte: “Sono il Cristo”. Nel mezzo le allusioni su un ruolo del Vaticano nel tentato omicidio di Giovanni Paolo II e quelle sull’ordine ricevuto da Khomeini in persona. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Il criminale a cui si riferisce Giani è Enrico “Renatino” de Pedis. (Il Fatto Quotidiano)
Con tre inchieste attualmente aperte, una alla Procura di Roma, una alla Procura vaticana e una straordinaria come quella che sta conducendo la Commissione di inchiesta bicamerale che si riunisce ogni giovedì a San Macuto, sul caso Orlandi 41 anni dopo, qualche ombra comincia a diradarsi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Secondo Pietro Orlandi sono emerse due verità dall'audizione in Commissione dell'ex capo della Gendarmeria Vaticana Domenico Giani. Una riguarda l'esistenza di una "ricostruzione storica" su Emanuela. (Fanpage.it)
Per la famiglia di Emanuela Orlandi è una novità clamorosa. (ilmessaggero.it)