Contenuti online, l’Agcom calcola l’equo compenso dovuto da Microsoft a Gedi

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Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni - si legge in una nota Agcom - nella riunione di ieri ha deliberato, con il voto contrario della commissaria Elisa Giomi, l’ammontare dell’equo compenso dovuto da Microsoft per l’utilizzo online delle pubblicazioni di carattere giornalistico di Gedi Gruppo Editoriale SpA sul motore di ricerca Bing . Si tratta del primo provvedimento adottato da Agcom che coinvolge un prestatore di servizi della società dell’informazione diverso dalle imprese di media monitoring e rassegne stampa. (Il Sole 24 ORE)

Su altre fonti

L’equo compenso è dovuto – spiega l’AgCom in una nota – “per l’utilizzo in Rete delle pubblicazioni giornalistiche di Gedi sul motore di ricerca Bing”. ROMA – Il Garante delle Comunicazioni, l’AgCom, ha determinato l’equo compenso che Microsoft deve versare a Gedi, il gruppo editoriale proprietario anche di Repubblica. (la Repubblica)

«Importante? Storica? Scelga lei l’aggettivo che meglio rappresenta questa decisione del Garante AgCom, che è davvero rilevante. Giustizia è fatta». (la Repubblica)

L’equo compenso è calcolato tenendo conto di diversi criteri e applicando un’aliquota ai ricavi che il motore di ricerca ricava dalle pubblicazioni giornalistiche (Milano Finanza)

Comunicato del CDR

Sono i numeri dell'equo compenso che, secondo l'Agcom, Microsoft deve dare al gruppo editoriale Gedi per l'uso online delle pubblicazioni di carattere (Secolo d'Italia)

ROMA – Alessandra Costante, segretaria generale del sindacato nazionale dei giornalisti, la Fnsi, commenta con favore la decisione dell’AgCom sull’equo compenso in favore degli editori e delle redazioni. (la Repubblica)

La decisione, nel caso specifico, riguarda il rapporto tra Gedi e Bing, il motore di ricerca di Microsoft. In pratica, ribadisce che “le notizie si devono pagare”, riconfermando un principio (sancito anche da una direttiva Ue). (la Repubblica)