Assistenza agli anziani a rischio sostenibilità: spese vertiginose entro il 2050

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QuiFinanza ECONOMIA

L’invecchiamento rapido delle popolazioni globali sta riscrivendo l'agenda di spesa pubblica. Secondo il rapporto dell'Ocse "Health at a Glance 2023", entro il 2050, i costi per l’assistenza agli anziani cresceranno in maniera drastica, raggiungendo un livello 2,5 volte superiore rispetto a oggi. Italia, Corea del Sud e Grecia guidano questo cambiamento demografico, con una popolazione sempre più avanti con l’età e una crescente pressione sui sistemi di welfare (QuiFinanza)

Se ne è parlato anche su altri media

di Maria Capalbo 31 OTT (Quotidiano Sanità)

Sabato 23 novembre dalle ore 9.00 si svolgerà il convegno “La longevità è un dono e la dignità della persona anziana va tutelata”. (varesenews.it)

Aumentano gli anziani, la loro necessità di essere assistiti e il peso del loro accudimento sui redditi delle famiglie: un problema comune a molti Paesi tra quelli ad alto reddito. Secondo l'Ocse, l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, la percentuale di over 65 che necessitano di assistenza crescerà del 30% entro il 2050: a registrare l'aumento più elevato sarà la Corea del Sud, seguita da Grecia e Italia (Sky Tg24 )

Un cambiamento demografico che, nel medio termine, non può che essere definito epocale. Cosa può significare tutto ciò? I settori sociale e sanitario, così come quelli finanziario ed economico, verranno travolti in assenza di interventi e cambiamenti strutturali. (L'Unione Sarda.it)

L'aumento di domanda di supporto nelle attività della vita quotidiana, come cucinare, pulire casa e curare l'igiene personale, sta andando di pari passo alla diminuzione dell'aiuto fornito dai familiari, "per via di nuclei più piccoli, parenti che vivono lontano e la crescita dell'occupazione femminile". (Ticinonews.ch)

Il risultato è che gli anziani con un reddito basso, in alcuni paesi come Italia, Repubblica Ceca, Lettonia, Polonia, Croazia, Lituania e Corea del Sud, devono utilizzare la metà o più del loro patrimonio per la propria assistenza. (Corriere del Ticino)