Sentenza Open Arms, Salvini tra le polemiche. Cosa era successo
Sentenza Open Arms, Salvini tra le polemiche. Cosa era successo In primo piano il processo open arms, a palermo, che vede il vicepremier e Ministro dei trasporti Matteo Salvini imputato per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio. I fatti si riferiscono al 2019 quando il leader leghista era ministro dell’interno nel primo Governo Conte. Servizio di Leonardo Possati. Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)
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Il verdetto è arrivato dopo otto ore di camera di consiglio. Tutti gli aggiornamenti su Repubblica (la Repubblica)
Matteo Salvini, leader della Lega, commenta ospite di Bruno Vespa a Cinque minuti su Rai 1 la sua assoluzione nel processo Open Arms a Palermo perché "il fatto non sussiste". All'epoca dei fatti, nell'agosto del 2019, er ministro degli Interni: rischiava 6 anni di carcere per sequestro di persona e rifiuto d'atti d'ufficio per aver impedito lo sbarco in Italia di 147 migranti soccorsi dalla nave della ong spagnola. (Liberoquotidiano.it)
Per alcuni la sentenza nei confronti di Matteo Salvini non sarebbe mai dovuta arrivare perché, a loro avviso, era già stata emessa. Di condanna, ovviamente, e senza possibilità di appello. Sono quelli dell'esultanza precoce, quelli che dal giorno dell'inizio del processo a carico dell'allora ministro dell'Interno non hanno smesso nemmeno per un minuto di festeggiare e di trattare l'imputato come un condannato in via definitiva. (il Giornale)
"Le sentenze si rispettano e questa dimostra che i giudici agiscono nella loro autonomia. La destra non potrà dire che sono ‘zecche rosse’, affermazione purtroppo usata molte volte. (Liberoquotidiano.it)
Si chiude oggi, 20 dicembre, il primo grado del processo che vede il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per aver impedito lo sbarco a Lampedusa di 147 migranti soccorsi dalla ong spagnola Open Arms (Sky Tg24 )
'Fa sorridere l'espressione 'il fatto non sussiste', perché il fatto sussiste, eccome. Il fatto sussiste e io e altri insieme a me ne siamo stati (Adnkronos)