Parthenope, il film di Sorrentino è magico e misterioso. Come Napoli, o come una sirena

E allora, com’è questo Parthenope, il film di Paolo Sorrentino presentato a Cannes in concorso ma ancora ignoto in Italia, dove uscirà solo in autunno? È brutto, il solito Sorrentino che gioca all’ammicco pseudo intelligente, il peggior film di Sorrentino, come dicono alcuni sulla Croisette animati da furore iconoclasta? O è bellissimo, lancinante, nostalgico, fulgido nella sua costruzione di una storia che unisce la vita, la giovinezza e una città come Napoli, così ricca di proposte di senso e al tempo stesso, eroticamente, così mancante di senso, sfuggente, indefinibile? Cominciamo dall’inizio, da quella citazione di Céline che sta in esergo al film: “È enorme la vita, che ti ci perdi dappertutto”. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri giornali

Si tratta della settima volta sulla Croisette per l’autore napoletano, la prima risale al 2004 con “Le conseguenze dell’amore”. Tra questi in corsa c’è “Parthenope” del premio Oscar Paolo Sorrentino, l’unica opera italiana in gara presentata martedì sera al pubblico della kermesse e accolta da standing ovation e dieci minuti di applausi. (ilmessaggero.it)

Si svolgerà tra Perugia e Corciano, dal 5 al 9 giugno, la prima edizione del festival internazionale Nutriarte, evento che dà spazio alle arti, dal cinema alla danza, dal teatro alla letteratura, e che ospiterà personaggi famosi e artisti emergenti. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Appassionata di teatro, la giovane attrice milanese è la protagonista di “Parthenope” di Paolo Sorrentino, l’unico film italiano in concorso al Festival di Cannes. Sotto la regia di Sorrentino aveva avuto una piccola parte nel film “E’ stata la mano di Dio”. (Gazzetta di Parma)

Video suggerito Il Festival di Cannes 2024 si chiuderà stasera, sabato 25 maggio. La madrina Camille Cottin, dal palco del Grand Théâtre Lumière, darà il via alla cerimonia di chiusura della 77esima edizione e alla consegna dei premi tra cui quello più ambito: la Palma d'Oro al miglior film (Fanpage.it)

“Lei mi somiglia”, ma lei chi? Napoli o Parthenope, la sirena fatta donna, e rimasta mare, per cui cantano Cocciante, Paoli e Sinatra? Paolo Sorrentino torna a Napoli dopo È stata la mano di Dio, e dopo quell’affondo privato c’è il compendio pubblico (e sottilmente, indefettibilmente biografico), con il lutto per passaggio di testimone: là morivano i (suoi) genitori, qui un fratello, che fatalmente “già sapeva tutto”. (cinematografo.it)

«Lavorare con Sorrentino è il sogno che si realizza». Con queste parole la giovane attrice Celeste Dalla Porta al Festival di Cannes 2024 ha commentato la presentazione di Parthenope, il nuovo film del regista premio Oscar che corre per la Palma d'Oro. (Vogue Italia)