Harris o Trump, l’America non sarà mai meno America: crediamo di sapere tutto sugli Usa ma stavolta non è un film
L’America è il paese che crediamo di conoscere meglio ma forse, in realtà, non lo conosciamo affatto. Sebbene la nostra cultura sia impregnata di stelle e strisce, spesso ci sfugge in maniera clamorosa la logica con cui il popolo americano decide. Degli americani conosciamo tutto, così pensiamo. Chi ha la fortuna e la possibilità di fare uno viaggio negli States, vivrà una strana sensazione di déjà vu: ogni cosa ci sembra già vista, già nota, già vissuta. (LaC news24)
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Capitol Hill a Washington (Italia Oggi)
La vittoria dei Repubblicani rimarca così ancora una volta la forza della nostalgia: di una presunta epoca più sicura e prospera. Di tutte le manifestazioni della frattura americana, ce n’è forse una che le rappresenta tutte, ed è quella che riguarda la visione del tempo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Erano una “massa di miserabili”, secondo Hillary Clinton. L’estate di otto anni fa, quando apparve chiaro che Trump sarebbe entrato da protagonista sulla scena politica tirandosi dietro i dimenticati e gli arrabbiati d’America, si accese un dibattito che si ripropone adesso persino con più urgenza. (Corriere della Sera)
Federico Mento, direttore di Ashoka Italia, sintetizza così il clima che in queste ore si respira fra i colleghi dell’head quarter di Ashoka, in Virginia. «Ovviamente l’organizzazione è apartitica, parlo del sentire delle singole persone», precisa. (Vita)
Negli annali della politica americana, alcune elezioni sono ricordate per le loro non comuni poste in gioco e la loro polarizzazione al vetriolo. La corsa alla Casa Bianca del 2024, però, segnata da aspri scontri tra Donald Trump e Joe Biden prima e tra Trump e Kamala Harris poi, ha definito un nuovo standard di livore e volgarità che l’hanno resa un’esperienza da incubo per molte persone. (La Stampa)
– A prescindere da chi esca vincitore dalle urne dell’Election Day, c’è già una certezza: la democrazia americana sopravviverà. Ed anzi, sarà ancora più forte. Non ci sarà nessuna svolta autoritaria, nemmeno se a trionfare dovesse essere Donald Trump, con buona pace degli esperti di comunicazione della campagna di Kamala Harris (Il Faro online)