"Gambizzato e picchiato. È stato un avvertimento, so che c'è un mandante"

«Sono stato trasportato a Nairobi e in nottata operato nuovamente per estrarre alcune pallottole dalle gambe.

Quando sono stato colpito la gente fuori dall'ospedale diceva: Padre non abbandonarci, ritorna

Lei è stato missionario per anni con i Nuer, «nemici» tribali dei dinka della sua nuova diocesi.

Gli aggressori eseguivano l'ordine di un mandante, ma tornerò presto in Sud Sudan», dichiara Christian Carlassare, 43 anni, il più giovane vescovo missionario italiano, gambizzato domenica notte nella diocesi di Rumbek (ilGiornale.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Il vescovo ferito: "Ho 4 proiettili nelle gambe ma voglio tornare, tutti piangevano e soffrono più di me" di Enrico Ferro. Parla padre Christian, gambizzato in Sud Sudan e ricoverato a Nairobi in Kenya: "Non volevano rubare e non volevano uccidermi. (La Repubblica)

Sud Sudan, per la gambizzazione del vescovo arrestati tre preti e diversi laici in posizioni preminenti nella diocesi di Paolo Rodari. Dopo l'agguato a Monsignor Christian Carlassare si comincia a parlare anche dei presunti mandanti. (la Repubblica)

Dodici persone sono stati arrestate a Rumbek, in Sud Sudan, accusate di essere coinvolte nell’agguato al vescovo vicentino Christian Carlassare. Lo ha riferito l’agenzia d’informazione Aci Africa, secondo quanto rilanciato da Nigrizia, la rivista dei Comboniani. (Il Giornale di Vicenza)

Questa volta il bersaglio, solo ferito e fuori pericolo, era Christian Carlassare, il vescovo neo-eletto più giovane del mondo, aggredito ieri mattina a colpi di arma da fuoco in Sud Sudan. Nelle poche settimane passate in Sud Sudan, riferiscono dal paese africano, era già riuscito ad attirarsi la simpatia della maggioranza dei fedeli (Gazzetta di Modena)

Lo stesso presidente Salva Kiir non avrebbe fatto mistero di volere un vescovo dinka. Tali arresti fanno intuire l’inquietante sottobosco nel quale sarebbe maturata l’aggressione a Carlassare, comprensibile solo se calato nel contesto difficile del Sud Sudan (Il Fatto Quotidiano)

Padre Christian già ieri ha chiesto di pregare per la gente sud sudanese che soffre e sembra fortemente motivato a non lasciarsi intimidire In Sud Sudan le élite hanno fatto di questa dinamica un modello di gestione politica, definito da molti analisti politici come cleptocrazia, che ancora oggi rischia di far sprofondare il paese in una nuova guerra civile. (Nigrizia.it)