Maltempo al Centro-Sud, danni e disagi
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La notte tra venerdì e sabato è stata caratterizzata da condizioni meteorologiche estreme che hanno colpito duramente il Sud Italia. Piogge torrenziali, venti che hanno sfiorato i 100 km/h e onde alte come case hanno lasciato il loro segno su Sicilia, Calabria, Sardegna e Campania. I numeri parlano chiaro: sono stati 1.180 gli interventi dei Vigili del Fuoco, di cui più della metà, oltre 700, effettuati in Sicilia tra Catania, Messina, Enna, Agrigento e Ragusa.
La tempesta mediterranea Gabri, che ha colpito in particolare la Sicilia, si è distinta come uno degli eventi meteorologici più rilevanti degli ultimi anni. Per comprendere l’impatto di questa perturbazione, basta considerare che il giorno più piovoso paragonabile a ieri risale al 25 marzo 2020, quando un’eccezionale giornata di pioggia riuscì a scongiurare una crisi idrica in un’annata che si era aperta con due mesi di siccità senza precedenti.
In Sicilia, i Vigili del Fuoco hanno effettuato 315 interventi solo nella giornata di ieri nel Catanese, a causa degli allagamenti e del cedimento di diversi tetti e alberi. Le province più colpite sono state Catania, Enna e Ragusa. Nel comune di Randazzo, 14 persone sono state evacuate in via precauzionale per l'innalzamento del torrente Annunziata.
In Sardegna, la situazione non è stata meno critica: un ferito è stato registrato a causa del maltempo. La Protezione Civile ha disposto un’allerta meteo rossa, arancione e gialla in sette regioni del Sud Italia per la giornata di oggi, sabato 18 gennaio.