Ponte sullo Stretto: dopo il “si” della commissione ambientale, lo strano “no” della Cgil
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Dopo l’emissione del parere della Commissione Tecnica di Valutazione dell’Impatto Ambientale del Ministero dell’Ambiente sul progetto definitivo del Ponte sullo Stretto, abbiamo assistito a reazioni molto stizzite da parte dei “No Ponte” di tutti i tipi. Siamo ormai abituati alle invettive di chi si oppone a quest’opera pubblica che, più che tale, è da tempo diventata un simbolo. Un totem contro il quale scagliarsi, tenendo unite, per un attimo, forze che fra loro hanno poco o nulla in comune, nel tentativo di serrare le fila di una parte politica che ha enormi difficoltà ad ergersi come vera e propria alternativa all’attuale governo. (StrettoWeb)
La notizia riportata su altri giornali
Nel 2013 il Governo Monti ha liquidato la società al costo 342 milioni fra penali e indennizzi, ai quali si aggiungono altri 130 milioni già spesi per altri studi di fattibilità. Tra il 1981 e il 1997 sono stati spesi 135 miliardi di lire per vari studi di fattibilità iniziale. (LaC news24)
Oggi erano in tanti, a Roma, a dire “no” al ponte sullo Stretto di Messina. Il via libera ambientale non cambia la posizione di molte realtà, associazioni e partiti, contro la grande opera. Nella sala Capranichetta dell’Hotel nazionale Montecitorio si è tenuta stamattina la conferenza stampa. (Tempo Stretto)
All’iniziativa interverranno l’Ing. Gennaro Annunziata, il Prof. Ing. Edoardo Cosenza, il Prof. Ing. Iunio Iervolino ed il Prof. Ing. Fabio Brancaleoni. Ai partecipanti verranno riconosciuti 2 Cfp. (StrettoWeb)
“NO al ponte sullo Stretto”. Nel corso dell’iniziativa le organizzazioni e i partiti promotori hanno presentato un documento e rese note le prossime tappe della mobilitazione contro un’opera ritenuta inutile, dannosa e costosa, anche in ragione delle continue forzature operate dal Governo e dal Mit in dispregio della legislazione sugli appalti pubblici, della normativa inerente la valutazione ambientale e del pericolo, evidenziato dalla stessa Ispra, di realizzare il ponte su una faglia attiva. (Fisac Cgil)
Dispiace assistere alle continue bufale e fake news che dilagano anche sui giornali più autorevoli del Paese, anche nelle ultime ore con la solita favoletta del franco navigabile (Tempo Stretto)
Un nuovo fallimento, con tanti soldi buttati via in progetti finiti a marcire nei cassetti, società che nascono e chiudono, rischi sottovalutati o addirittura ampliati (per esempio sul piano ambientale), sarebbe un danno, non solo economico bensì reputazionale. (Corriere della Sera)