Attacco hacker Napoli, la Procura insiste: «Deve restare in cella»

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ilmattino.it INTERNO

Dicono no alla revoca degli arresti e alla concessione del beneficio dei domiciliari e ribadiscono il parere negativo alla trasmissione degli atti a Perugia. In poche pagine, i pm di Napoli chiedono ai giudici del Tribunale del Riesame di mantenere in cella Carmelo Miano, hacker capace di bucare il sistema informatico - tra gli altri enti - di giustizia e di guardia di finanza -, e di confermare la competenza funzionale della Procura di NapoliProcura di Napolia indagare su questo caso. (ilmattino.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Si terrà mercoledì 16 ottobre, l’udienza davanti al Tribunale del Riesame di Napoli, che dovrà decidere sulla richiesta di concedere la scarcerazione o i domiciliari a Carmelo Miano, il giovane hacker di Gela arrestato lo scorso 2 ottobre per aver violato in più occasioni la rete informatica del ministero della Giustizia. (Quotidiano di Sicilia)

Gli approfondimenti della Procura di Napoli PALERMO – L’hacker siciliano Carmelo Miano era in possesso, tra Firenze, Perugia e Torino, di 46 password di altrettanti magistrati inquirenti, tra cui anche quelle dei procuratori di Perugia e di Firenze. (Livesicilia.it)

È quanto si legge in una lettera inviata dal presidente dell’Associazione nazionale magistrati … (Il Fatto Quotidiano)

Hacker arrestato, aveva password di 46 magistrati, anche Perugia (Umbria Journal il sito degli umbri)

Key4biz continua a seguire con attenzione il caso Miano. Ecco la seconda puntata. È dal 2020 che Carmelo Miano ha iniziato a sferrare attacchi informatici nei confronti di apparati statali. E sia la minaccia persistente (con tecniche, tattiche e procedure analoghe) sia le skill informatiche adoperate avevano portato i Servizi segreti a pensare fossero azioni di agenti ostili all’Italia, di cyber attacchi State sponsored. (Key4biz.it)