Chi è J.D. Vance e chi si crede di essere: la sua autobiografia è una bella lezione per la destra italiana

Altri dettagli:
Ucraina

“Ho trentun anni e sono il primo ad ammettere di non aver realizzato nulla di particolare nella mia vita, perlomeno nulla che dovrebbe indurre un perfetto sconosciuto a sborsare dei soldi per leggerlo”, così si apre ‘Elegia americana’, il memoir che ha consacrato J. D. Vance quale voce dell’America profonda. Il libro è del 2016, esce in Italia per Garzanti l’anno seguente. Il suo autore è in effetti un perfetto sconosciuto alle nostre latitudini e negli stessi Stati Uniti, all’apparire del testo, non è di certo una celebrità. (Secolo d'Italia)

Ne parlano anche altri giornali

È cambiato tutto da quando nel 2016 JD Vance criticava duramente l'allora candidato repubblicano e lo definiva in pubblico un «idiota». E oggi il 39enne, che già nel 2022 ha espresso il suo sostegno all'ex presidente americano, corre con lui per la Casa Bianca. (il Giornale)

E lo hanno fatto durante un incontro riservato la scorsa settimana durante il quale il padre aveva confidato loro che era orientato a scegliere Doug Burgum, il governatore del North Dakota, apprezzato dal tycoon per la sua personalità pacata e senza rischi di metterlo in ombra. (Adnkronos)

Vance è davvero cresciuto negli Appalachi, salvato da due nonni di scorza dura, bianchi poveri come ce n’erano, e ce ne sono, a milioni. (il manifesto)

Soldi, jet e autoritarismo, i re della Silicon Valley mistici di Tolkien preparano il Donald Trump II

Un investitore l’ha definito al Financial Times “un Bernie Sanders repubblicano, di cui non abbiamo bisogno”. I democratici lo attaccano per le posizioni antiabortiste, il no all’assistenza all’Ucraina e … (Il Fatto Quotidiano)

A Milwaukee questi cambiamenti hanno colto di sorpresa analisti e giornalisti, ma non certo i delegati e gli elettori che hanno applaudito l’arrivo di Vance nel ticket repubblicano. Vance come vice rappresenta lo stadio finale del progetto di “trumpificazione” del partito, una decisione che parla alla classe operaia del Midwest in queste elezioni, ma soprattutto manda un segnale molto chiaro sul futuro degli Stati Uniti in caso di vittoria di Donald Trump a novembre. (ilmessaggero.it)

Quando l’ex presidente Donald Trump, martedì, ha nominato il giovane senatore J.D. Van… (la Repubblica)