Pienone all'incontro col giornalista d'inchiesta Ranucci: "Quella volta che salvai la vita al mio killer"
Se il “termometro” dello stato dell’informazione in Italia (e in Veneto in particolare) fosse dato dall’interesse e dalla partecipazione registrati ieri sera, martedì, a Trevignano, nell’incontro con il giornalista d’inchiesta di Report Sigfrido Ranucci, allora si potrebbe quasi dire che lo stesso goda di ottima salute. Non è così, purtroppo. Ma le oltre 300 persone che hanno affollato il Teatro comunale di via Puccini, nell’ambito della rassegna Fuori-festival e dei “Martedì in villa” organizzati dall’associazione CombinAzioni e dal Comune di Trevignano (con la collaborazione della Libreria Ubik di Castelfranco Veneto e Asolo), testimoniano una richiesta di “buona informazione” da parte dei cittadini. (Qdpnews.it - notizie online dell'Alta Marca Trevigiana)
Ne parlano anche altri giornali
Siamo di fronte all'ennesimo attacco basato su presupposti falsi che hanno il solo fine di infangare un presidio di libertà all’interno del servizio pubblico. (Rai Storia)
“Leggo con stupore che mi vengono attribuiti rapporti con la società Equalize. Non ho mai incontrato, né conosciuto né avuto contatti con Davide Calamuccio Carmine Gallo”: così Giorgio Mottola, inviato della trasmissione Report, risponde all’articolo del ‘Giornale’ che accusa la trasmissione di Rai3 di aver ricevuto “dossier sottobanco” da emissari della società Equalize, finita al centro dell’inchiesta della Procura di Milano. (articolo21)
Calamucci, che ha scelto di collaborare con gli inquirenti, ha raccontato di essersi scambiato informazioni con l'inviato di punta del programma Rai, Giorgio Mottola. È una reazione aspra, quella del direttore di Report alla pubblicazione sul Giornale di quanto riferito ai pm dall'hacker Nunzio Calamucci, arrestato il 28 ottobre per l'inchiesta su Equalize, la «fabbrica dei dossier» milanese. (il Giornale)
Ancora una volta la destra attacca e per difendere Report deve intervenire anche l’Usigrai. E riparte da un post proprio di Ranucci, che pubblica uno stralcio di un’intercettazione in cui viene citato non solo lui stesso, ma anche il giornalista Luca Fazzo. (LA NOTIZIA)
"Se il potere non tollera che si diano le notizie vuol dire che il giornalismo fa il suo mestiere. Meno entusiasmante è vedere chi detiene il potere per mandato dei cittadini, o chi ha responsabilità di rilievo pubblico, reagire con violenza al controllo sul suo operato da parte dell'informazione, invece che spiegare come stanno le cose, magari facendosi intervistare e non rincorrere per strada. (Rai Storia)
Si chiama proprio così, Report Italia, la società di spioni che la Procura di Milano sospetta di avere fornito notizie a Report, l'omonima trasmissione di Rai3. Da Report a Report. (il Giornale)