La Siria si riprende il porto di Tartus
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Da Mosca giunge la notizia che il nuovo Governo siriano avrebbe rescisso l’accordo con la Russia firmato nel 2019, che aveva esteso la locazione del porto di Tartus a favore della Marina russa per 49 anni, che doveva terminare nel 2068. La mossa sembra che sia partita dalle autorità locali di Tartus ed avvallata dal nuovo Governo che si è insediato a Damasco il cui Ministero dell’Informazione ha confermato l’operazione. (Ares Osservatorio Difesa)
Se ne è parlato anche su altri media
La prima (ci torneremo più avanti) è che il porto siriano di Tartus ha rescisso il contratto di investimento con la Federazione Russa. La fine dell’èra della Russia in Siria – conquistata a suon di bombardamenti a tappeto e efferatezze del Gruppo Wagner - si sta per compiere: nelle ultime ore sono successe tre cose che lo certificano in maniera inequivocabile. (La Stampa)
Le navi russe che da settimane attendevano al largo della Siria per evacuare le forze militari hanno finalmente attraccato nel porto di Tartus e ci si chiede dove finiranno mezzi ed equipaggiamenti di Mosca (il Giornale)
Damasco ha infatti messo fine al contratto con la società russa Stroytransgaz per la concessione del porto di Tartus. Un contratto firmato nel gennaio del 2017, e mediato dall'allora leader Bashar al-Assad. (il Giornale)