"Mi vergogno di averti scelto". Le parole di fuoco di Giuntoli contro Motta
Ci sarebbe una reazione caratteriale poco convincente dinanzi al momento di grande difficoltà della Juventus alla base della scelta di silurare Thiago Motta ancor prima della partita contro il Genoa, individuata come vera e propria ultima spiaggia per l'allenatore da Cristiano Giuntoli: secondo indiscrezioni filtrate nelle scorse ore, sarebbero volate parole di fuoco nei confronti dell'ex mister del Bologna da parte del Managing Director Football bianconero durante un confronto avvenuto alla presenza anche dell'amministratore delegato Maurizio Scanavino. (il Giornale)
Ne parlano anche altre testate
Penso che esonerare Thiago Motta sia stato inevitabile, era evidente che non potesse più mettere piede nello spogliatoio della Juventus. In fondo l’organizzatore di tutto è stato lui... (la Repubblica)
L'ex calciatore bianconero ha dichiarato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Thiago Motta lo avrei mandato via prima, ma le colpe non sono soltanto le sue. La lezione è che alla Juventus bisogna assecondare di più la storia. (Calciomercato.com)
Per questo motivo a giugno verrà, con ogni probabilità, tagliato proprio il CEO bianconero. John Elkann e i maggiori azionisti di Exor, pare non siano soddisfatti dei risultati sportivi ottenuti da Giuntoli ed il suo entourage. (News Sports)
Attacchi a tutto spiano nei confronti di Giuntoli, ritenuto responsabile del fallimento bianconero: l’annuncio allunga lo spettro delle dimissioni (CalcioMercato.it)
Ai tanti tifosi della Juventus che hanno finalmente (ma con colpevole ritardo) aperto gli occhi sulla strombazzatissima nuova Juventus, consigliamo di acquistare il quotidiano Libero che oggi sforna un articolo da ritagliare che fotografa la gestione di Cristiano Giuntoli (IlNapolista)
In un momento di crisi e soprattutto quando cade un governo, c’è bisogno di compattezza e pure di far sentire la presenza di chi, investito di un determinato potere, possiede i gradi per comandare. E Cristiano Giuntoli non viene meno ai doveri di un assennato capo: vicino alla truppa, ma soprattutto sempre al fianco del nuovo generale, dopo che è stato deposto il precedente. (Tuttosport)