Il dovere del ricordo. Ottant’anni di storia in bianco e nero nel cuore dell’Italia
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Mentre le voci di chi ha visto in prima persona l’orrore di Marzabotto si spengono una ad una, la memoria della strage non si affievolisce. A tenerla viva ci sono le testimonianze, gli atti processuali, i documenti, la narrazione orale che passa da una generazione a quella successiva. Quelle voci sono cristallizzate nella coscienza comune perché non si esuriscono nei fatti di settembre e ottobre del 1944: la strage ha continuato a produrre effetti sulla comunità di Marzabotto, e dell’Italia intera, in tutti gli 80 anni successivi fino ad oggi. (il Resto del Carlino)
Ne parlano anche altri giornali
Il leader del Mondiale MotoGp, Jorge Martin, ha vinto il Gran Premio d'Indonesia. Si ritira a metà gara Marc Marquez per problemi tecnici sulla sua Ducati del team Gresini che esce di pista con il motore in fiamme. (Tuttosport)
Vi era il forte timore che quell’insieme di stragi passassero in secondo piano in nome della pacificazione nazionale e per ragioni internazionali. Inoltre la brigata partigiana che agiva nelle montagne tra la valle del Reno e quella del Setta si chiamava Stella Rossa, un appellativo che ricordava quello della milizia jugoslava in un momento in cui dovevano essere ancora decise le sorti dell’Istria e della Venezia Giulia. (il Resto del Carlino)
I loro interventi saranno intervallati dai brani eseguiti dal corpo bandistico Pietro Bignardi di Monzuno, dalla Banda ‘Giuseppe Verdi’ di Riola, dal coro Farthan e dagli Scarriolati di Marzabotto. I ragazzi delle scuole dei comuni di Monte Sole raccontano l’eccidio nazista: sarà questa l’apertura della giornata di oggi in cui si celebrano gli 80 anni della strage. (il Resto del Carlino)
Non furono risparmiati nemmeno bambini, anziani e donne. “Oggi commemoriamo la strage di Monte Sole e Marzabotto, una delle tragedie più atroci e disumane della Seconda Guerra Mondiale e della storia del nostro Paese: tra settembre e ottobre del 1944, le truppe naziste, con l’aiuto di milizie fasciste, braccarono e massacrarono per giorni quasi 800 civili inermi. (Civonline)