Liceo Made in Italy: si ferma o va avanti? Ecco cosa succede

Adv Arriva il freno sul Liceo Made in Italy da parte del Consiglio di Stato. La Sezione Consultiva per gli Atti Normativi ha sospeso il parere sul regolamento che definisce gli aspetti didattici e organizzativi del nuovo percorso liceale fortemente sostenuto dal Governo Meloni. Cosa succede quindi ora? Il Liceo si fermerà o andrà avanti? Il MIMIT e il MIM rassicurano che la partenza del liceo, già avvenuta in alcune Regioni, non avrà uno stop e che il Governo ha acquisito il placet della Conferenza unificata Stato Regioni. (Ti Consiglio)

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Il nuovo Liceo Made in Italy, appena partito, subisce subito il primo stop: a bloccare il fiore all'occhiello del governo, il Consiglio di Stato che ha espresso alcune perplessità e ha sospeso il parere richiesto dal ministero dell'Istruzione e del Merito. (Io Donna)

Per quanto ci riguarda, la notizia che avevamo dato due giorni era titolata “Il CdS sospende il parere” e in essa veniva ampiamente chiarito che la sospensione era dovuta soprattutto alla mancata acquisizione del parere della Conferenza Stato-Regioni che, sottolinea il Ministero, è pienamente favorevole. (Tecnica della Scuola)

dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, dopo che Palazzo Spada ha chiesto nuove documentazioni e verifiche sul nuovo percorso liceale fortemente voluto dalla premier Meloni. (la Repubblica)

CONSIGLIO DI STATO * “LICEO DEL MADE IN ITALY”: «SOSPESA NELLE MORE L’EMISSIONE DEL PARERE, IN ATTESA DELL’ADEMPIMENTO ISTRUTTORIO»

Quindi quell’ostacolo al parere favorevole del consiglio di Stato è stato rimosso”. Il Consiglio di Stato attendeva un parere della Conferenza Stato-Regioni, parere positivo che è arrivato oggi. (Il Fatto Quotidiano)

A luglio la conferma di un flop: pochi iscritto al liceo del made in Italy, così pochi da non raggiungere il numero legale. Ma iscritti a parte la scuola, fortemente voluta dal governo, ha già già incontrato un ostacolo amministrativo non di poco conto. (Formazione Anicia)

Venerdì 13 settembre 2024 (agenzia giornalistica opinione)