Libano, quasi 100.000 gli sfollati da lunedì

Libano, quasi 100.000 gli sfollati da lunedì
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Tuttosport ESTERI

Si avvicina ormai a 100.000 il numero di persone costrette a fuggire da casa in Libano da lunedì, in appena 4 giorni, sullo sfondo dei raid condotti da Israele. Lo riferisce la Bbc britannica citando i dati aggiornati diffusi dal ministro dell'Interno libanese, Bassam Mawlawi. Il ministro ha detto che al momento si contano 70.100 sfollati interni, alloggiati in 535 ricoveri di fortuna, e 27.000 profughi scappati oltre confine, la metà dei quali ultimi risultano essere cittadini siriani residenti in Libano che sono tornati in patria nella confinante Siria. (Tuttosport)

La notizia riportata su altri giornali

In fuga dai bombardamenti israeliani sul Libano meridionale, gli sfollati attraversano il confine libanese verso Jdeidat Yabus, nella Siria sudoccidentale. Human Rights Watch ha avvertito mercoledi' che i bombardamenti israeliani sul Libano stanno mettendo i civili "a grave rischio", sollecitando un'indagine internazionale sulle ostilita' nel Paese e nel nord di Israele (Il Mattino di Padova)

Nessuna tregua. Prosegue senza sosta il martellamento israeliano dei valichi e delle postazioni di Hezbollah al confine tra Israele e Libano. (ilmessaggero.it)

Per amore di Beirut. «Al telefono da Beirut, la voce di Rocco mi giunge frammentata, irreale. (Gente e Territorio)

Centro Mariapoli “La Sorgente”, porte aperte agli sfollati. “La nostra speranza è vedere fiorire il deserto dei cuori”

"Qui a Beirut oggi si capisce che la guerra è veramente la follia dell’umanità e da qui vorrei dare un messaggio che spero possa servire a chi ci ascolta anche per mettersi in moto per far sentire la nostra voce di cittadini italiani attraverso il nostro Governo, attraverso le istituzioni per chiedere che ci sia la protezione dei civili da entrambe le parti e la ricerca di una soluzione di pace per questa regione del mondo". (Primocanale)

Decine di migliaia di disperati, forse 300 mila, forse di più, ogni giorno ancora si lasciano tutto alle spalle e vanno verso Beirut e altri luoghi ritenuti sicuri, non sapendo nulla del loro futuro. GERUSALEMME. (La Stampa)

Testimonianze dal Centro Mariapoli “La Sorgente” di Ain Aar, a 20 chilometri a Nord di Beirut dove anche qui le persone in fuga dalle bombe che stanno devastando il Sud del Paese, hanno bussato alle porte e le hanno trovate spalancate. (Servizio Informazione Religiosa)