Dazi auto cinesi: ecco come vengono evitati passando dalla Turchia
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La auto cinesi passerebbero in massa dalla Turchia, prima di arrivare nel Vecchio Continente, per evitare di pagare i dazi imposti dall'Unione europea. Questa la denuncia di Federmotorizzazione (Federazione nazionale commercianti della motorizzazione): le case della Repubblica popolare starebbero sfruttando l'accordo di unione doganale presente tra l'Ue e la Turchia per aggirare i dazi. Una questione destinata a far discutere e a far aumentare ulteriormente la tensione già presente tra Pechino e Bruxelles per quanto concerne il mondo dell'auto. (La Gazzetta dello Sport)
Ne parlano anche altre fonti
La ripresa economica dell’Europa resta «al di sotto del pieno potenziale» ed esposta a molte incertezze. Lo afferma il Fondo monetario internazionale nel suo rapporto sulla regione, pubblicato ieri, che torna a raccomandare riforme in grado di «invertire il decennale declino della produttività e ridurre il divario del 30% del reddito pro capite con gli Stati Uniti». (Il Sole 24 ORE)
In ogni caso l'impatto sarebbe più pesante se sui produttori cinesi venissero imposti dazi sempre più forti. Più ridotto per Paesi come Germania, Francia e Italia, più ampio per Paesi come Repubblica Ceca e Ungheria. (Tiscali Notizie)
Una certezza, più che una profezia secondo il Fondo monetario internazionale al vertice della Banca Mondiale riunita a Washington qualche giorno fa, analizzando le conseguenze dello stop ai motori termici entro il 2035. (Torino Cronaca)
Il condizionale è d’obbligo, come si dice in questi casi, perché Pechino e Bruxelles continuano a negoziare sottotraccia, lontano dai riflettori, per trovare una soluzione alternativa. Quindi è possibile che la … (Il Fatto Quotidiano)
DayZ Frostline si è reso immediatamente protagonista, registrando vendite per oltre 300.000 copie solo nella prima settimana di lancio, dimostrando un forte interesse sia da parte dei giocatori di lunga data che dei nuovi arrivati. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Sempre più auto elettriche prodotte, ma non più negli stabilimenti cinesi. Sarebbe questa la ricetta che le case automobilistiche cinesi stanno sfruttando per cercare di sconfiggere la reazione di Stati Uniti ed Europa, che hanno risposto all'invasione con dazi e protezionismo. (greenmove.hwupgrade.it)