Orban invita Netanyahu in Ungheria, 'sfido la Cpi'

Il primo ministro ungherese Viktor Orban, il cui Paese detiene la presidenza di turno dell'Ue, ha annunciato che inviterà il suo omologo israeliano Benyamin Netanyahu per protestare contro il mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale (Cpi). "Non abbiamo altra scelta che sfidare questa decisione. Inviterò" Netanyahu "a venire in Ungheria, dove posso garantirgli che la sentenza della Corte penale internazionale non avrà alcun effetto", ha dichiarato in un'intervista alla radio statale. (Tuttosport)

La notizia riportata su altri giornali

L’uomo che, probabilmente, ha scelto strategicamente di pubblicare un documento che fosse lo specchio delle discussioni che in questi giorni (per non dire in questi anni) sono andate avanti: la visione della finanza climatica secondo i Paesi poveri, emergenti e in via di sviluppo contro quella dei Paesi ricchi. (Il Fatto Quotidiano)

Quante risorse? Uno dei temi più controversi è quello della quantità di risorse che i Paesi sviluppati dovrebbero pagare a quelli in via di sviluppo. In serata dovrebbe uscire un nuovo testo di mediazione sul meccanismo finanziario Ncqg. (Collettiva.it)

Il Commissario Ue per il clima definisce la bozza dell'accordo sulla finanza “squilibrata, inattuabile e inaccettabile”. I negoziati continuano tra sconforto e speranza

Pichetto: “Rafforzeremo coinvolgimento giovanile su sviluppo sostenibile e clima” (Liberoquotidiano.it)

E in effetti, così è stato: stamattina abbiamo fatto colazione con caffè e testo negoziale, dieci pagine che costituiscono la prima bozza di un documento che per essere approvato dovrà riuscire a mettere d’accordo tutte le parti (idealmente nei prossimi due giorni, ma chissà). (il Dolomiti)