Partite Iva, ecco quando conviene il concordato con il Fisco

Partite Iva, ecco quando conviene il concordato con il Fisco di Marco lo Conte 26 settembre 2024 Il concordato preventivo biennale delle partite Iva con il Fisco entra nella fase calda dei calcoli di convenienza. Imprese, autonomi e professionisti devono valutare se aderire o meno entro il 31 ottobre al risultato proposto dall’Agenzia delle Entrate, che ha appena fornito una serie di chiarimenti sia con una circolare sia con le risposte a Speciale Telefisco. (Il Sole 24 ORE)

Su altre testate

Ridotto di un anno, al quinquennio 2018-2022 anziché al 2018-2023, il periodo del ravvedimento speciale per gli anni pregressi previsto per i contribuenti che entro il 31 ottobre aderiranno al concordato preventivo biennale. (Corriere della Sera)

Con la circolare 18/E del 17 settembre 2024, l’Agenzia delle Entrate ha fornito una prima serie di chiarimenti in materia di disciplina del concordato preventivo biennale. (MySolution)

Il viceministro con delega al fisco Maurizio Leo ripone grandi speranze di gettito nel concordato preventivo biennale tra Agenzia delle Entrate e partite Iva, ma i primi dati dicono che rischia di finire in un memorabile flop. (Il Fatto Quotidiano)

Nuovo condono, la paura al Tesoro: “Adesioni basse”

Il concordato fiscale preventivo consente un risparmio fiscale notevole per chi aderisce, fino al 65%. E questo vale anche per chi ha una reputazione fiscale non elevata, grazie a un meccanismo che consente di beneficiare di aliquote più basse in base al voto Isa, ossia l’indicatore sintetico di affidabilità fiscale. (financialounge.com)

Questo significa poter regolarizzare i debiti con il fisco versando un'imposta sostitutiva e pagando in un'unica soluzione entro il 31 marzo 2025 o rateizzando il pagamento in 24 mesi. Una buona notizia per i contribuenti in ritardo con i pagamenti: il Senato ha approvato un emendamento al decreto omnibus che introduce un'importante novità per il concordato fiscale biennale. (ROMA on line)

Le adesioni al nuovo “concordato preventivo biennale” – la misura con cui si prova a solleticare le partite Iva in odore di evasione per raccattare un po’ di gettito – non decollano, anzi, stando a quanto filtra da ambienti ministeriali, sarebbero ferme a … (Il Fatto Quotidiano)