Kiev, la mattanza dei soldati di Kim
I documenti di Artyom Ayusheev recitano che è nato il 4 aprile del 1996 a Ulan Ude, nel sud della Siberia, a due passi dal confine con la Mongolia. La sua carta d'identità è palesemente falsa: non ha timbri e persino lo stemma della Federazione russa ha delle imperfezioni. Artyom, morto venerdì scorso in battaglia a Polyanskoe, nel Kursk, in realtà non esiste. È un soldato nordcoreano, uno dei tanti a cui la Russia ha fornito una falsa identità per non svelare, una volta deceduti o catturati, quanti militari il regime di Pyongyang sta fornendo a Vladimir Putin in quest'ultimo atto dell'operazione speciale. (il Giornale)
La notizia riportata su altri media
“Secondo i primi rapporti, il numero di soldati nordcoreani uccisi o feriti nella regione di Kursk ha già superato i 3.000”, ha detto Zelensky su X. Roma, 23 dic. (Agenzia askanews)
Secondo un rapporto di Seul sarebbero caduti 1.100 uomini. Kiev riporta cifre ancor più gravi, ma Pyongyang starebbe valutando la spedizione di nuovi battaglioni in cambio di denaro e petrolio (Open)
Leggi tutta la notizia La Corea del Nord, però, non ha nessuna intenzione di far venire meno il proprio sostegno... (Virgilio)
E di rubli, di carne da cannone, d’una promessa di vittoria. Oil for War. (Corriere della Sera)
Ucraina, Nord Corea pronta a inviare altre truppe in Russia 23 dicembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
Sarebbero già più di tremila i soldati nord-coreani caduti combattendo al fianco dei russi. Dopo che soldati ucraini avevano testimoniato su un tiro a segno «tipo un videgame sparatutto facile», adesso è il loro presidente Volodymyr Zelensky a dare una cifra, pur avvertendo che «c'è il rischio che la Corea del Nord invii più truppe e materiale militare all’esercito russo e avremo risposte concrete al riguardo», ha scritto sui social. (Liberoquotidiano.it)