Taglio dei bonus edilizi, ricerca Cna-Nomisma: “Si perdono 97 mld di investimenti”
Non sono incoraggianti i dati emersi da una ricerca realizzata da Cna (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa) e Nomisma nell’ambito di un documento di analisi e proposte sul sistema delle agevolazioni per la casa. Secondo quanto evidenziato, con il taglio dei bonus edilizi oltre 3,5 milioni di famiglie rinuncerebbero agli interventi per migliorare la propria abitazione. (idealista.it/news)
Ne parlano anche altre fonti
Manovra Finanziaria 2025: l'elenco dei Bonus che non saranno prorogati Tra questi troviamo il bonus verde, che scadrà il 31 Dicembre di quest’anno. L’aliquota è pari al 36%, con un massimale di spesa di 5 mila euro per unità immobiliare, si può usufruire per le spese relative alla sistemazione delle piante di aree scoperte private di edifici esistenti, recinzioni, realizzazione di pozzi e impianti di irrigazione. (iLMeteo.it)
Ultimo Aggiornamento: 05/11/2024 Negli ultimi anni, i bonus edilizi hanno rappresentato un motore fondamentale per il settore delle costruzioni e per l’economia italiana. Tuttavia, secondo un recente sondaggio condotto da Nomisma per conto della Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa (CNA), l’introduzione di una stretta su questi incentivi potrebbe avere conseguenze significative. (Edilizia.com)
Sono diversi i contributi non rinnovati dal governo nella Finanziaria per il prossimo anno. “È finito il tempo dei bonus, degli sprechi e del reddito di cittadinanza. Puntiamo su lavoro, famiglie e imprese”, aveva dichiarato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un’intervista di qualche mese fa. (Sky Tg24 )
La legge di bilancio in discussione non include, allo stato attuale, ulteriori estensioni per il 2025, e non sono state rilasciate dichiarazioni ufficiali che facciano presagire una proroga. (Immobiliare.it)
Intervenuta in audizione in audizione sulla manovra, la presidente Federica Brancaccio critica l’assenza della proroga al 2025 delle misure relative al caro materiali per i lavori pubblici in corso di realizzazione: secondo le stime dell’Ance, infatti, sono a rischio più di 10 miliardi di investimenti nel 2025. (BibLus)
L'aumento dei costi per le imprese che operano nel settore, infatti, potrebbe avere effetti devastanti sui cantieri e sugli investimenti, con un rischio concreto di blocco di migliaia di opere e un impatto negativo sui fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). (QuiFinanza)