Sinwar, chi era il leader di Hamas ucciso: la prigionia in Israele, il soprannome di «macellaio di Khan Yunis»

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Ucraina Guerra tra Gaza e Israele

Era da anni l'obiettivo numero uno dell'esercito israeliano. Durante le operazioni dell'Idf nella Striscia di Gaza, tre terroristi sono stati eliminati e tra questi ci sarebbe il leader di Hamas, Yahya Sinwar, come confermato dall'esercito israeliano. Per mesi si sono rincorse voci sul suo nascondiglio: in un bunker sotto l'ospedale di al-Shifa, a Gaza City, secondo molti. Di lui l'esercito ricorda una frase: «Abbatteremo il confine con Israele e strapperemo il cuore dai loro corpi». (ilmessaggero.it)

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Due fonti di Hamas hanno riferito, inoltre, al sito del quotidiano Asharq Al-Awsat che "vari funzionari del movimento hanno ricevuto conferme dell'uccisione del suo leader". Sinwar, nato nel 1962 nel campo profughi di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, alla fine degli anni Ottanta si è unito a Hamas, 'nato' nel 1987, ed è stato uno dei fondatori del Majd, l'apparato di sicurezza del gruppo. (Adnkronos)

L’esercito israeliano sta ancora indagando, per cui manca l’ufficialità della notizia. Ma stando alle voci, molto insistenti e che arrivano da diverse fonti, il cadavere ripreso da diverse immagini è proprio quello del “Macellaio di Khan Yunis”, l’ideatore e pianificatore dei massacri in territorio israeliano del 7 ottobre 2023. (Nicola Porro)

Alla fine l'hanno fatto davvero, ma resta comunque un enigma la decisione di entrare in azione proprio quel 7 ottobre. Di lui l'esercito ricorda una frase: "Abbatteremo il confine con Israele e strapperemo il cuore dai loro corpi". (Tiscali Notizie)

Israele: «Uno dei terroristi uccisi oggi a Gaza potrebbe essere Yahya Sinwar»

A giustiziarlo, dei ragazzi impegnati nel sevizio di leva della brigata Nachal. (Il Giornale d'Italia)

Durante le operazioni dell'Idf nella Striscia di Gaza, tre terroristi sono stati eliminati e tra questi ci sarebbe il leader di Hamas, Yahya Sinwar, come confermato dall'esercito israeliano. Per mesi si sono rincorse voci sul suo nascondiglio: in un bunker sotto l'ospedale di al-Shifa, a Gaza City, secondo molti. (ilgazzettino.it)

Tra il 1 e il 16 ottobre, il flusso complessivo di spedizioni a Gaza, inclusi sia gli aiuti che le merci commerciali, è sceso a una media giornaliera di 29 camion, secondo le statistiche Cogat. Ciò si confronta con una media giornaliera di 175 camion tra maggio e settembre, come mostrano i dati. (Corriere del Ticino)