"No Meloni Day" violento: agenti intossicati dal cloro

«L' esercito e il governo si chiudono col fuoco, con i ministri dentro sennò è troppo poco». Questo è uno degli slogan scanditi dai manifestanti del «No Meloni Day» atto II. Quello di ieri è stato un altro venerdì di scontri scanditi dagli studenti dei collettivi studenteschi animati da Cambiare rotta, il gruppo comunista attivo in tutta Italia. Le foto dei ministri e del presidente del Consiglio sono state portate in corteo con le scritte «complice del genocidio», oltre che imbrattate di vernice rossa a simboleggiare il sangue. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altri giornali

"Vedo tanti figli di papà che aggrediscono i figli del popolo" prosegue Tajani. "Parlo di funzionari, poliziotti, carabinieri finanzieri. (Torino Cronaca)

Il ministro della giustizia Carlo Nordio ha espresso così - a margine del convegno della Fondazione Iniziativa Europa a Stresa – la sua preoccupazione per la violenza messa in atto durante il corteo degli studenti, indetto per il No Meloni Day, degenerato al punto che una ventina di agenti sono rimasti feriti, in particolare a causa del gas urticante che è stato lanciato dai manifestanti contro le forze dell’ordine. (La Repubblica)

Quindi l’intervento deve essere rapido, efficace». Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio a margine del forum di Fondazione Iniziativa Europa a Stresa. «Da parte del governo lo è e lo sarà, però - dice ancora il ministro Nordio - adesso sta alla magistratura dimostrare di essere molto, molto severa nei confronti di questi banditi che hanno ferito le forze dell’ordine. (Corriere della Sera)

Meloni-Schlein, nuovo scontro sugli studenti: «Basta violenze contro la polizia». «Condanniamo, ma lei risponda al telefono»

«Siamo al fianco delle studentesse e degli studenti che oggi scendono in piazza a difesa della dignità della scuola pubblica sotto attacco del governo Meloni. (Corriere Roma)

La foto di Giorgia Meloni imbrattata di vernice rossa e la scritta "complice dei genocidi". Gli agenti feriti a Torino e i fantocci dei ministri a fuoco. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Con le elezioni regionali alle porte in Umbria ed Emilia-Romagna, gli attacchi e gli scambi di accuse tra Elly Schlein e Giorgia Meloni si fanno di giorno in giorno più frequenti. Dallo scontro in Europa sulle nomine dei vicepresidenti della Commissione al corteo fascista di Bologna, fino ad arrivare alle proteste degli studenti. (Open)